Due su due in due anni. Mica una cosa per tutti. Napoli/Juventus, non si finirà mai di dirlo, non è una partita qualunque…Kvara lo deve aver già imparato. Su di lui scrive La Gazzetta dello Sport: “Stessa porta di un anno fa, stesso boato. Stavolta cambia l’esultanza, e non è un dato poco rilevante. Khvicha è corso sotto la Curva B, per prendersi l’abbraccio del suo popolo in estasi. E ha allargato le braccia, facendo un gesto che può sembrare semplice ma che invece è un carico di speranza per il mondo napoletano. Kvaratskhelia esulta alla Ronaldo, con due mani: «io sto qui» sembra dire. Con orgoglio, con la voglia di fare ancora magie, di dare un calcio a una prima parte di stagione troppo brutta e una spinta alle ambizioni del Napoli. La Champions resta lontana, vero. Ma il Napoli si è rimesso in cammino a Kvara è tornato a volare.
Promessa? Nella zona del campo che più preferisce, con la gamba tonica e la mente lucida, con l’atteggiamento del leader tecnico di cui ha bisogno il Napoli: sono tornati i dribbling, sono tornati i sorrisi, sono tornati i gol. La Juve dopo il Sassuolo: Kvara ha riacceso l’interruttore della magia e la passione della gente. Si torna a cantare, a sognare, a vincere.”