Napoli-Barca, i catalani non arrivano nelle migliori condizioni, con di fronte un avversario che ha cambiato guida
Stasera Napoli e Barcellona si troveranno uno di fronte all’altro per la gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League, al Maradona, di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni. Ma i catalani non sono nel loro momento migliore, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Non se la passano benissimo, ma il Barça è pur sempre terzo nella Liga. Lontano 8 punti dalla vetta occupata dal Real Madrid, fuori dalla Coppa del Re e con la sola Champions in testa per chiudere una stagione cominciata male e proseguita con l’annuncio anticipato di Xavi, che lascerà il club a fine stagione. I catalani, accompagnati da 1.300 tifosi, sono arrivati a Napoli per vincere e non potrebbero pensare altrimenti vista la loro storia, ma si portano dietro più di un malumore e diversi punti interrogativi. Il primo è sull’avversario, perché non sa che Napoli aspettarsi. «Hanno cambiato allenatore in modo inaspettato, ma si tratta di un tecnico che conosce l’ambiente – ha ricordato il catalano -. Per noi non è facile perché non sappiamo come si svilupperà la partita. Il Napoli non è nel suo miglior momento, ma siamo pur sempre davanti ai campioni d’Italia e bisogna stare molto attenti ai loro attaccanti: Politano, Osimhen e Kvaratskhelia sono giocatori di primissimo livello». Non ci sono favoriti, secondo Xavi, debuttante nella fase a eliminazione diretta della Champions: «Sarò una doppia sfida equilibrata, direi 50 e 50 di possibilità. Di certo so che questo è il palcoscenico migliore per fare una gran partita. Il fatto che io vada via a fine stagione non influisce per niente: il Barça è il club della mia vita e finché sarò qui preparerò le partite nel miglior modo possibile». Nel suo 4-3-3 fluido di Xavi, Pedri dovrebbe giocare da falso laterale, facendo l’elastico tra il centrocampo e l’attacco sulla sinistra. Joao Felix, recuperato, dovrebbe partire inizialmente dalla panchina lasciando spazio a Yamal, giovanissimo talento della Masia. In attacco, intoccabile, Robert Lewandowski, quello che Xavi ha definito «un gran leader, un leader nato»”.