R. Sergio: “Il Napoli ha una rosa importante, se trova equilibrio può fare un ottimo girone di ritorno”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Sergio, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Lazio. Di seguito, un estratto dell’intervista:
La vittoria della Lazio fa bene a tutto il movimento.
“C’è stata una grande prova di umiltà, i calciatori si sono calati in un ambiente unico ed hanno saputo sfoderare una grande prestazione. Ciò aiuta a comprendere, anche al nostro calcio, che affrontare certi squadroni è possibile. Possono mancare i soldi ma, con le idee e l’organizzazione, possiamo ancora dire la nostra”. 
Sono cambiate anche le percentuali di qualificazione ai quarti per i biancocelesti?
“Se prima la Lazio aveva un 30% di possibilità, oggi può vantare un 50%. Credo sia una sfida molto difficile, ma anche potenzialmente positiva”. 
Mazzarri sta tentando di dare continuità ad un Napoli più propositivo. I calciatori, però, devono dargli una mano…
“Il Napoli ha cambiato rotta e strategia. Sicuramente, in questo momento, alcune situazioni non stanno girando dalla parte giusta ma, adesso, bisognerebbe parlare meno e fare le cose in concreto. Le polemiche bisognerebbe metterle da parte e cercare di arrivare al quarto posto”. 
Il quarto posto è ancora alla portata degli azzurri?
“Noto che ci si aggrappa molto alle chiacchiere. Bisogna essere realisti, guardare la realtà dei fatti. Mazzarri deve essere più pratico e, sotto certi aspetti, lamentarsi di meno. E’ una rosa importante quella del Napoli che, se trova equilibrio, può fare un ottimo girone di ritorno”. 
Per fare un ottimo girone di ritorno serve anche l’apporto di Osimhen. I 26 gol in meno siglati rispetto alla passata stagione sono un manifesto della necessità della squadra nei confronti del suo nove?
“Quest’anno è stato molto particolare, la Coppa d’Africa ha portato via per diverse gare l’attaccante nigeriano. Tuttavia, anche quando c’è stato, Osimhen ha dimostrato a sprazzi il proprio talento. Nonostante le voci di mercato, bisognerebbe ricordargli che, fino a giungo, è ancora un calciatore del Napoli e dovrà garantire il massimo. Anche Zielinski ha fatto delle scelte ben precise e, a mio avviso, lui come Victor deve poter giocare nella migliore maniera possibile. Le strade sono già divise, ma bisogna esser più pratici sotto l’aspetto della professionalità”. 
L’aver firmato un contratto così importante, può essere un alibi o una motivazione per il nigeriano?
“Sono tutte stronzate… Mi dispiace usare questi termini, ma credo sia un modo per la società di cautelarsi. Anzi, a mio avviso è stato già ceduto. Mi appello soltanto alla professionalità. La stessa che è stata dimostrata lo scorso anno. Al fine di poter vantare un ottimo rapporto per entrambe le parti”. 
Il calcio italiano di oggi è quello delle idee, più che delle grandi spese?
“L’esempio più lampante potrebbe essere il Lecce. I salentini hanno il monte ingaggi più basso d’Europa, ma hanno dimostrato grande capacità nello scovare talenti. Sono un modello da seguire, c’è una strategia importante. A tal proposito, la Juventus sembra aver cambiato strategia e potrebbe beneficiarne negli anni. L’Inter ha dimostrato, invece, di saper assicurarsi giocatori già affermati. In queste due situazioni vedo grande competenza e, non a caso, a capo di questi progetti ci sono persone che hanno saputo essere protagonisti del nostro calcio”. 
Si potrebbe dire, dunque, che alla base dei problemi odierni c’è un errore di gestione nel post scudetto da parte di De Laurentiis?
“L’anno successivo allo scudetto è sempre difficile. C’è gente appagata, ed è comprensibile, qualcuno, invece, può dire di non essere stato accontentato. Le difficoltà sono sempre preventivabili, anche se non in questa misura. Credo sia stata un’annata poco fortunata. Buttare la croce non sarebbe giusto”. 
La convince Mazzocchi sulla corsia sinistra?
“Assolutamente sì. Ha buon piede, velocità e personalità. Ciò detto, il Napoli, proprio sulla sinistra, vanta ottimi giocatori. Quando avrà recuperato tutti gli effettivi, il Napoli potrà pensare anche di far tornare Mazzocchi sulla corsia destra”. 
La vittoria dell’Udinese, contro la Juventus, può dirsi frutto delle idee?
“L’Udinese riesce sempre a scovare talenti in tutto il mondo. Un club che, dal punto di vista strategico, è sul livello del Lecce. Non a caso, Giannetti è arrivato poco tempo fa. Quel di cui sono meravigliato non è la vittoria di Torino, ma la posizione in classifica. Tra le squadre che lottano per la salvezza, l’Udinese è quella che può dirsi più completa. Una squadra ricca di qualità”. 

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