Casale: “Il Napoli non ha raggiunto la condizione fisica ideale”

Casale: "Il Napoli non ha raggiunto la condizione fisica ideale"

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Pasquale Casale, allenatore ed ex calciatore del Napoli, è intervenuto in diretta su 1 Station Radio durante la trasmissione 1 Football Club, parlando della vittoria degli azzurri contro il Verona.

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Ecco le parole di Pasquale Casale:

Napoli sottotono nella ripresa? Credo che il Napoli non abbia ancora raggiunto una condizione fisica ideale. È probabile che al migliore assetto tattico degli ospiti sia subentrata la stanchezza. Con i cambi, infatti, abbiamo visto un ottimo Napoli. Chiaramente, è anche da considerare che c’è sempre l’avversario. Se spendi molto, infatti, il recupero è sempre difficile. Ad essere venuti meno sono stati soprattutto gli uomini a centrocampo nelle funzioni di interdizione. Kvara fa la differenza? La verità, al di là dei moduli, è che i calciatori devono crescere individualmente. Molti giocatori si sono fatti trovare mentalmente impreparati ad una stagione di nuove responsabilità, di conferma al successo. Kvaratskhelia ci dice che, più degli schemi e la tattica, vanno ritrovati i calciatori. Se i giocatori riacquisiscono fiducia e condizione, sarà più facile inserirli in un determinato contesto tattico. Cajuste in chiaroscuro mentre Folorunsho sfodera ottime prestazioni? La grossa differenza tra un top club come la Juventus e il Napoli è la valorizzazione dei propri giovani. Capisco un organico di giocatori di qualità ed esperienza, ma devono poter esserci calciatori giovani. Il futuro deve essere la crescita e la valorizzazione dei propri talenti, e non solo le occasioni di mercato. Lindstrom ha giocato bene da trequartista? Lindstrom non ha un ruolo definito, come Elmas. In campionati dove la tattica è meno esasperata, questi giocatori possono esaltarsi. Ieri, però, nella sofferenza di dover inseguire il risultato il Napoli potrebbe aver scoperto una nuova soluzione. La nuova capacità offensiva potrebbe essere rappresentata dai trequartisti, con un centrocampo un po’ più statico. Proprio sulla trequarti, il danese ha saputo esprimersi ottimamente“.

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