L’Avv. Pisani in Procura: “Sugli arbitri le Iene hanno ragione”
L’esposto in Procura sul mondo del calcio presentato dall’avvocato Angelo Pisani viene integrato con “il secondo servizio televisivo delle Iene“, intanto il primo fascicolo all’attenzione dei magistrati napoletani è stato iscritto per indagini contro ignoti ed assegnato al pm Vincenza Marra, mentre altri esposti saranno depositati in ogni Procura d’Italia dove si disputano i campionati di calcio.
L’associazione “Noi Consumatori.it” ha depositato presso la Procura della Repubblica di Napoli, esposto-querela a firma del Presidente avv. Angelo Pisani, rappresentato dall’Avv. Sergio Pisani, per chiedere all’Autorità Giudiziaria di operare ogni opportuno approfondimento e chiarimento in ordine ai gravissimi fatti stigmatizzati, in ultimo, anche dal reportage delle “Iene” intitolato: “L’Arbitro che attacca il sistema degli arbitri” sulla “rete nazionale Mediaset”, che se confermato sarebbe di una gravità incalcolabile, così come delle eventuali violazione delle regole e principi del far play finanziario-sportivo (non si può assistere a confronti iniqui tra squadre), ma soprattutto economico, in particolare, per gli effetti ed oneri delle società quotate in borsa presenti nel mondo del calcio e delle conseguenze sull’indotto economico e sociale di ogni attività legata allo sport del calcio.
“Occorre tutelare i tifosi che sono i principali consumatori e finanziatori del sistema calcio da qualsiasi ipotesi e pericolo anche di violazioni da minorata difesa, tenuto conto anche dei limiti e riserve della giustizia sportiva per i diritti degli spettatori/tifosi per cui occorre appellarsi alla giustizia ordinaria”, dichiara l’Avv. Angelo Pisani “e starà quindi al procuratore di Napoli valutare e decidere come procedere, dopo aver aperto un fascicolo per visionare la documentazione probatoria e le richieste di cui all’esposto dei tifosi/consumatori. È palesemente iniquo il confronto tra una qualsiasi squadra che può godere di indubbi e verificati errori arbitrali e che può tesserare un numero indiscriminato di giocatori contraendo debiti su debiti rispetto ad una corretta squadra avversaria.
Penso che bisogna sottoporre il problema alla magistratura e chiedere conto alla Figc e l’Aia innanzi al tribunale per inganno e beffa ai tifosi e sportivi quando vincono squadre non per meriti sportivi e con passivi di milioni di euro con conseguenze sul sistema economico del calcio ed il suo indotto come i danni agli scommettitori che devono indovinare anche le valutazioni arbitrali per vincere “una bolletta”.
Fonte: Il Mattino