A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ricky Buscaglia, cronista Dazn. Di seguito, un estratto dell’intervista:
Quali potrebbero essere le scelte di Mazzarri contro la Lazio? Si continuerà con la difesa a tre?
“SI fa di necessità virtù, molto dipenderà anche dalla condizione di Mazzocchi. Davanti le scelte sono obbligate, anche se l’attacco dei piccoletti potrebbe giocare a favore degli azzurri. Quella contro la Lazio è una sfida molto particolare, con problemi dal punto di vista numerico e poche alternative. Difatti, credo che Mazzarri possa optare ancora per un assetto a tre”
Napoli che ha dimostrato nuova verve con il nuovo assetto. Parliamo di giocatori molto evoluti, di alto profilo. Non è un discorso di assetto, quando di concentrazione, di condotta. Abbiamo rivisto questo animus pugnandi anche contro l’Inter”.
Mazzzarri cerca concretezza con il nuovo modulo?
“Credo debba essere così fino al termine della stagione. Faccio fatica a credere che, in questi cinque mesi, si possano porre le basi per qualcosa di costruttivo per il futuro. Il Napoli deve portare a casa punti e non conta nemmeno come. La corsa alla Champions è una tonnara e non vedo una squadra favorita. Soprattutto, credo che gli azzurri abbiano già toccato il punto più basso”.
Quello attuale è un mercato già proiettato alla prossima stagione, magari con le indicazioni di quel che sarà il nuovo tecnico, o è soltanto volto a risolvere le problematiche attuali?
“Non saprei. Se devo pensare a qualcosa non credo ad un tecnico che stia già fornendo indicazioni. Pensiamo a Ngonge: può giocare a tre, da seconda punta e da punta centrale. Sono arrivati giocatori che possono rappresentare una soluzione all’emergenza numerica dei partenopei”.
L’allenatore del futuro crede sia già attuale?
“Per tutto il rispetto che merita Mazzarri, ha il diritto di giocarsi le proprie carte fino alla fine. Ripeto, però, che in questo momento non riesco a capire chi ci sia all’orizzonte. Questa seconda parte di stagione ha ancora tanto da raccontare, siete sicuri che il Barcellona sia così granitico? Anche le rpssime sfide, per quanto complicate, sono decisive”.
Lei ha cominciato proprio in radio con Lecco-Spal, a con un episodio particolare…
“Nasco in radio, ho un amore totale per la radio. Sono di Lecco e la mia prima radiocronaca fu Lecco-Spal in Serie C1. Vado allo stadio e, per eccessiva emozione, non mi esce la voce al primo collegamento. Dallo studio mi dicono di alzare la voce… Una falsa partenza (ride n.d.r)”.
Come può la Juventus impensierire l’Inter?
“Nel modo che sta già attuando. Al di là delle narrative ed il fascino del duello psicologico, credo sia chiaro a tutti che i bianconeri hanno un traguardo a medio termine, ovvero il mese di marzo. Se la Juve arriverà a quel punto agganciata ai nerazzurri, per Inzaghi sarà un problema. Soprattutto, l’Inter dovrà fronteggiare anche gli impegni europei, mentre la Juventus potrà contare sulla settimana tipo”.
Chi arriva peggio alla sfida tra Napoli e Lazio?
“Se non hai trovato continuità a gennaio è difficile trovarla dopo. Dunque, la Lazio è questa e resterà sempre il quesito sul tipo di partita che farà. Ciò detto, l’emergenza numerica, per Mazzarri, è notevole, anche se per condizione è una gara delicata per entrambe. I biancocelesti, inoltre, potrebbero subire la pressione di dover raccogliere punti nella sfida casalinga”.