Victor legge le carte a Osi. Non ha la sfera di cristallo, davanti a lui, ma soltanto idee molto chiare come la t-shirt bianca (su ciuffo biondo) e i microfoni di Morning Footy, in onda su CBS Sports. L’argomento, manco a dirlo, è il suo futuro: Osi è uno dei più grandi centravanti del mondo e di conseguenza uno dei più desiderati. È una storia che va avanti sin dalla scorsa estate, prima ancora del rinnovo con il Napoli fino al 2026 firmato e annunciato il 23 dicembre, a un passo dai regali di Natale. Si chiacchiera della Premier – the best – e delle indiscrezioni che piovono puntualmente sulle teste delle star del calcio. E Osi mette i tarocchi sul tavolo.
«IO LO SO»
Sorride, è sereno, «I rumors che mi riguardano mi legano alla Premier». Chelsea, Arsenal, Liverpool, United, Newcastle: giusto il City, la squadra di Haaland, per ovvie ragioni è fuori dalla lista dei club che prenderebbero subito Osimhen. Però, beh, mai porre limiti alle strade del mercato. Dicevamo, cioè diceva lui: «Naturalmente, quando sei uno degli attaccanti più forti del mondo ti aspetti questo genere di cose, è uno dei campionati e migliori e prestigiosi del mondo. Per quanto mi riguarda, io sono al Napoli: ho firmato un nuovo contratto e mi sto godendo la squadra. A fine stagione ho già deciso, so già cosa voglio fare nella mia carriera». E ancora. «Da quando ho cominciato a giocare al calcio, sono stato io a prendere le mie decisioni su tutto e sta funzionando bene. So già il prossimo passo che voglio fare, quindi per ora mi interessa solo finire la stagione alla grande».
CHE SFIDA, FRANK. Osimhen, insomma, ha ben chiari nella mente i suoi piani. Li accenna, cioè spiega di aver già scelto lucidamente le mosse del futuro, però li tiene per sé. Li conserva, li blinda e così sia. E però, contestualmente, spiega anche di aver firmato un nuovo accordo con il Napoli, la squadra che non vede l’ora di riabbracciarlo e che lui riabbraccerà al tramonto dell’esperienza in Coppa d’Africa, in Costa d’Avorio, dove sabato con la Nigeria, agli ottavi, sfiderà il Camerun di Frank, di Anguissa: una sfida tra amici molto azzurra allo stadio Felix Houphouët-Boigny di Abidjan. Fonte: CdS