Quando il derby diventa un’ossessione

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Difficile digerire un’altra sconfitta in un derby, per giunta al 96′ dopo aver gustato almeno un pareggio che avrebbe dato una discreta mano per raggiungere la tanto agognata salvezza. Il derby che si guardi a Napoli o a Salerno, è sempre sentito, ma spesso si alimenta la rivalità una sola verità. Di seguito un estratto del pensiero di un portale salernitano.

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“Che a Napoli vivano in modo quasi ossessivo la rivalità con Salerno è risaputo da tempo, chi afferma il contrario mente sapendo di mentire. Altro che ponti, gemellaggi e amicizie: esultare in quel modo per una vittoria immeritata ottenuta al 96′ grazie all’arbitro contro una Salernitana senza 7 titolari certifica che la partita fosse particolarmente sentita. Lo testimoniano anche i cori di scherno contro l’avversario, rivolti a un settore ospiti…vuoto.

Questione di mentalità e di stile, verrebbe da dire. All’andata, pur con 200 “salernitani” nel settore ospiti bardati d’azzurro, non ci fu nessun coro contro “perchè il derby non è tale se difronte non c’è il rivale”. Ieri, invece, nessuna spinta alla squadra di casa, ma l’immancabile “serie B, serie B” o “chi non salta è di Salerno” subito dopo la rocambolesca, fortunosa e irregolare rete del 2-1. Per la serie “meno male che non ci pensano proprio”

Fonte: tuttosalernitana.com

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