Sabato alle 15,00 gli azzurri devono dimostrare che il ritiro dà dei risultati

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In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Giuseppe Cannella, ex ds della Salernitana:

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“C’è tanta tensione e aria pesante in casa Napoli, lo scambio tra Osimhen e l’agente di Kvara è la prova di tutto ciò. Passerà anche questo, però, come sempre nel calcio il campo può alleviare la situazione. L’anno scorso il Napoli aveva raggiunto la perfezione, mentre adesso fa grande difficoltà e non riesce ad esaltare tutti i suoi elementi. De Laurentiis ha imposto a Mazzarri il 4-3-3 e l’idea di Spalletti, almeno da quanto leggiamo. E sappiamo tutti che il suo credo tattico fosse ben altro… Oggi è difficile far ritornare il Napoli al 100% delle sue capacità, perché manca tranquillità e serenità nello spogliatoio. Poi anche tatticamente, mancano certi meccanismi che facevano sembrare giocatori come Lobotka il nuovo Modric. Giuntoli? Senza nulla togliere a Meluso, Giuntoli aveva in mano la situazione in maniera diversa. E’ stato un grande cuscinetto tra allenatore, squadra e presidente. Il ritiro è stato quasi obbligatorio dopo i risultati dell’ultimo periodo. Soprattutto dopo Torino, la società doveva fare qualcosa e lanciare un segnale. Si dà ancora una possibilità a Mazzarri, che chiede di stare col gruppo e lavorare per una settimana senza intralci di calendario. Napoli-Salernitana? Sarà una partita importante e delicata per entrambe. Gli azzurri devono mostrare che il ritiro dà dei risultati. I granata sono spinti dalle motivazioni salvezza, oltre che quelle del derby”.

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