A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessio De Giuseppe, giornalista Dazn: “Mazzarri era nervoso contro il Monza. Raccontavo il gesto dell’orologio fatto non verso l’arbitro ma verso i propri ragazzi. Sapeva che fosse una partita difficile da sbloccare, c’era nervosismo e la palla sembrava non voler entrare. Già dalle prime palle gol era un Mazzarri nervoso. Mazzocchi è il giocatore che serviva per dare un cambio a Di Lorenzo, ma può giocare anche a sinistra e consentire alla squadra di optare per uno schieramento a tre. Un calciatore del genere, per una squadra che compete su più fronti, è utilissimo. Un acquisto azzeccato che, a livello di motivazioni, può dare qualcosa in più agli azzurri. L’impressione, infatti, era che avesse bisogno di qualcosa di più della Salernitana. Sarei molto curioso di capire lo stato mentale di Simeone. Lo vedevo fremere in panchina contro il Monza e chissà che domenica non possa essere la partita in cui ritrovare una vera titolarità. Inoltre, tornerà Politano e credo che la fascia destra sarà sua, anche se Zerbin non ha fatto malissimo contro la squadra di Palladino. Vedremo anche Cajuste, il quale potrà mettere in mostra le proprie qualità con maggiore continuità. I problemi c’erano anche con Garcia, che aveva parlato di riempire di più l’area e della necessità di concretizzare maggiormente. È anche la domanda che avevo fatto a Mazzarri, il quale non l’aveva presa benissimo. Ci si chiede, infatti, cosa sia accaduto agli attaccanti azzurri. Lo scorso anno il Napoli era una squadra prolifica, a differenza di questa stagione. È difficile capire il perché. Probabilmente, la poca fiducia porta a non essere cattivi sotto porta. Contro i lombardi c’era maggiore serenità, quasi la convinzione di poter vincere la partita. Con il trascorrere dei minuti è subentrato il nervosismo di non riuscire a sbloccare il match. È normale che, a gennaio, è sempre difficile riuscire a far incastrare le varie situazioni. Servirà pazienza in questo periodo e bisognerà capire come coltivare le potenzialità degli uomini chiave anche in vista della prossima stagione. Samardzic può portare la spensieratezza tecnica che Kvara seppe garantire lo scorso anno, nonché l’imprevedibilità a centrocampo“.