Zazzaroni: “Chi li rompe non paga”. Il Napoli ne sa qualcosa con Lobotka, Natan, Lindstrøm e Olivera
Così scrive sul CdS:
“M i auguro di aver scritto qualcosa di più digeribile in passato. Perché, visto il tema, questa volta non avrei potuto puntare sulla leggerezza: sono convinto che se non avessi pubblicato l’elenco completo dei calciatori interrotti il servizio sarebbe risultato molto meno chiaro e efficace.
A pochi giorni dalla diciottesima di campionato, mostrerei volentieri a Ceferin e Infantino, che continuano a moltiplicare tornei e partite, l’incidenza su risultato sportivo e spettacolo degli stop da campo.
In serie A il campionario delle sofferenze è praticamente completo: comprende gemelli, muscoli semitendinosi, flessori (oh, quanti flessori), legamenti collaterali, metatarsi, crociati anteriori, malleoli peroneali, bicipiti femorali, caviglie, adduttori, tendini d’Achille, tibie, cosce, polpacci, infrazioni costali, spalle, lombalgie, solei, scafoidi e affaticamenti diffusi.
E adesso viene il brutto: squadra per squadra, ecco l’elenco aggiornato, ma quotidianamente modificabile, degli appiedati del momento: Toloi, Palomino e Touré dell’Atalanta; Ndoye, Soumaoro e Karlsson del Bologna; Shomurodov e Rog del Cagliari; Pezzella, Caputo e Bereszynski dell’Empoli; Bonaventura, Dodô,
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Fatti due conti, sono attualmente lontani dal campo settantasei giocatori, il 13% dei tesserati. Vi sembrano pochi?
Allenatori, tifosi, presidenti (e agenti) sono terrorizzati al punto da considerare un successo, alla fine di ogni partita, l’assenza di infortunati: sii felice, oggi nel mondo sono accaduti milioni di incidenti che non ci hanno neanche sfiorato (cit.).”