La decisione di chiudere e depositare il rinnovo di Victor Osimhen prima del 31 dicembre mette intanto al sicuro il Napoli dalle eventuali conseguenze dell’eventuale eliminazione del Decreto Crescita: in caso di rinnovo oltre l’1 gennaio, se dovesse essere confermata la totale eliminazione, la società non avrebbe potuto sfruttare i vantaggi fiscali contenuti nella norma, come riportato da Calcio&Finanza.
A livello di impatto a bilancio, senza rinnovo nel corso della stagione 2023/24 Osimhen avrebbe avuto costi per complessivi 12 milioni di euro, di cui circa 5,9 milioni derivanti dallo stipendio lordo da 4,5 milioni annui e il resto dall’ammortamento, che il Napoli calcola a scalare.
Con l’avvenuto rinnovo, invece, saliranno i costi per il club partenopeo, con complessivi 15,4 milioni di euro tra ammortamento e stipendio lordo. Costi che rimarranno simili anche nel 2024/25, con 14,8 milioni tra ammortamento e stipendio lordo nel primo anno intero con lo stipendio da 10 milioni netti, mentre nel 2025/26, ultimo anno di contratto, il costo scenderà a 14,2 milioni di euro.