Ecco il tipo di gioco che l’ex Filardi farebbe fare agli azzurri, molto semplice

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 L’errore è pensare che il sistema di gioco sia quello che ti fa vincere: contano – ha detto l’ex azzurro a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live solo i principi di gioco. Non è il 4-3-3 a determinare le vittorie, si è scelto Garcia per il modulo, si è chiesto a Mazzarri di proseguire col 4-3-3 ma sono i principi a contare: fame, riaggressione, difesa alta hanno determinato la vittoria dello scorso anno. Questo tipo di gioco è dispendioso in termini mentali e fisici: è sbagliato andare alla ricerca del Napoli dello scorso anno, quel Napoli non c’è più. L’allenatore dovrebbe adattare alla squadra – probabilmente stanca – un calcio più semplice, fatta di attesa e ripartenze, aggiungendo un difensore e togliendo un attaccante. Serve un calcio semplice, di minor dispendio. La rosa ha elementi a disposizione per fare un gioco diverso, perché non provare? Inoltre Mazzarri è molto bravo proprio ad impostare questo tipo di gioco. A giugno io avrei cambiato metà squadra per un discorso di motivazioni: i calciatori l’anno scorso hanno rasentato la perfezione, calando già a maggio, qualche segnale l’avevano dato. Sono contrario al turnover, il vero obiettivo era la Coppa Italia, non in campionato con la Roma. Poi, Mazzarri ha sbagliato sia cambiandone tanti, sia facendo entrare i titolarissimi a gara in corso: loro non sono abituati a subentrare”.

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