Orgoglio di presidente che continua a riscuotere premi e a calcare passerelle per quel capolavoro di scudetto vinto in primavera. Anche se nel frattempo quel titolo si è già allontanato e una riconferma oggi del tricolore ha le stesse probabilità che venga siglata oggi la pace in Medio Oriente.
E così ieri Aurelio De Laurentiis, da uomo di cinema, ha goduto particolarmente a ricevere due riconoscimenti al Gran Premio Internazionale di Venezia con altrettanti Leoni d’oro: uno al Napoli per meriti sportivi; l’altro personale, per l’imprenditoria.
Dopo aver ricevuto i personali trofei, il produttore cinematografico ha ricordato i suoi esordi, vent’anni fa ormai, nel mondo pallonaro: «Sono arrivato nel calcio che non sapevo nulla, venivo dal basket avendoci giocato da bambino pur essendo molto basso. Quando dicevano 4-4-2 non riuscivo a capire, dicevano c’è anche il 4-3-3, ah beh… ma è stata un’impresa di vita straordinaria. Questo vale per tutti i settori della professione, anche nel cinema è stato fondamentale».
Fonte: Gazzetta dello Sport