Il presidente ha anticipato il tradizionale scambio di auguri con i giocatori, l’allenatore con il figlio e lo staff |

Serata goliardica pre natalizia in un esclusivo locale di Posillipo

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Metti che una sera a cena, all’improvviso, ricompaia il buon umore. E metti che in quella sera e in quella cena, lasciandosi dolcemente trascinare dalla goliardia e da una autostima ch’è riemersa, c’è anche l’idea della tombola: da uno a novanta, quanto è felice il Napoli, adesso che la Champions sta ancora lì e oltre il buio c’è la possibilità di avvicinarsi al 2024 in salute?

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LA FESTA. Il menù di questo lunedì 13 dicembre, l’unica data idonea per starsene in compagnia, è denso di sapori, e prima di accomodarsi a tavola è già l’ora delle bollicine, sono tutte nell’outfit di Victor Osimhen, in tuta griffata verde pisello, e dunque in quella cascata di allegria informale che serve per indirizzare la serata a modo suo. È una cena ufficiale, e vabbé ma mica un ragazzo di 25 anni può indossare sempre lo smoking come alla premiazione del Pallone d’Oro africano? A Posillipo, e già basterebbe, a Palazzo Petrucci le stelle abbondano in tutti i sensi (dalla Michelin al campo), e De Laurentiis le ha volute tutte per sé, inclusi i vari staff, perché gli ottavi di Champions League sono stati conquistati ma, soprattutto, perché essendo il calendario intasatissimo, val la pena farsi gli auguri di Natale in anticipo: è una serata in famiglia, in cui si dispensano sorrisi e ci si può lasciare andare, ma con giudizio. Menu di livello, manco a dirlo (antipasto: tagliolino di calamaro con vongole veraci e alghe croccanti; primo: risotto con pomodorino giallo del piennolo, mazzancolle e limone; secondo: rombo con patate all’extravergine e verdure; panettone e sorbetto al limone; vini di St Michael Eppan; Champagne: Moet & Chandon) e prospettive d’alta classe, perché accomodarsi di nuovo – e per la terza volta consecutiva, la quinta in assoluto – tra le prime sedici squadre d’Europa è un riconoscimento al Progetto.

SEI FORTE PAPA’. Mazzarri può gustarsi questa nuova dimensione con suo figlio, Gabriele, che ovviamente non è più il bambino di dieci anni fa, ed è accompagnato dalla fidanzata. E l’allenatore, che ricomincia in Europa da dove aveva finito, pur divorando una delle tante sigarette elettroniche, sparge leggerezza dentro e fuori, perché ad aspettare i calciatori sulla via di Posillipo che guarda il mare c’è un po’ di gente. Anno nuovo… Fonte: CdS

 

Fonte: CdS

 

 

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