L’ex Marcolin a Salerno ha notato un cambiamento positivo nel Napoli. Anguissa è un faro
“A Salerno ho visto dei passi in avanti, sta diventando un Napoli meno alla ricerca di se stesso ma più della squadra e del gruppo – ha detto l’ex azzurro e opinionista Dazn a Radio Marte nel corso di “Marte Sport Live” -, l’allenatore ha iniziato a conoscere bene le qualità dei suoi giocatori e a sfruttarle nel modo più adatto. A Salerno, nei primi 45’, è stato un monologo del Napoli, che non ha mai sofferto la partita ed è stato sempre in controllo, chiudendola nella ripresa. Di Lorenzo e Lobotka parlano di un Napoli che deve ancora crescere? Il paragone con l’anno scorso è fuorviante e ridimensiona le considerazioni, perché con Spalletti probabilmente il Napoli avrebbe chiuso il primo tempo del derby sul 3-0. I due azzurri parlano in quel modo perché c’è un ritardo di classifica, ma il Napoli sta ritrovando se stesso. Lazio, Fiorentina, Milan e Atalanta hanno perso, il Napoli ha guadagnato 3 punti su tutte queste squadre, in tal senso è stata una settimana straordinaria che ha anche dato valore al pari col Milan, perché con 7 punti in 3 gare sei rientrato in zona Champions. Raspadori? L’argomento più importante del Napoli, in questa fase, è proprio Jack, che in assenza di Osimhen sta facendo molto bene. Le sue prestazioni salgono sempre del 10%, dal 60-70% delle precedenti gare al 90% di Salerno. Dal punto di vista tattico, non dare riferimenti e giocare in quel modo dà molto fastidio agli avversari. Che obiettivo ha il Napoli? Il test con l’Atalanta dopo la sosta sarà importante, anche perché gli azzurri sin qui hanno reso meglio fuori casa. Perché? Perché il Napoli sta ritrovando sé stesso e poi credo che quando c’è Anguissa in campo tutti giocano meglio. Non tanto e non solo per la condizione atletica o per la sua tecnica, ma perché i compagni si appoggiano alla sua personalità e si sentono più sicuri, da Di Lorenzo a Lobotka, per esempio”