Semmai ce ne fosse stato bisogno, ha dimostrato di averne molte di frecce al suo arco. E non solo nelle esultanze. Kvara era tornato al gol già con l’Udinese, con uno “scavetto” e aveva messo da parte un’astinenza da rete che durava da sei mesi e che pesava più a lui che a tutti gli altri. Ora, in campo, rivedi la leggerezza e le giocate. Su La Gazzetta dello Sport si legge: “Kvara era già tornato da un po’, ma ancora certi guizzi, certi slalom a superare avversari come birilli avevano bisogno di alesaggio per mandare al massimo tutti i cilindri di questo splendido motore. I suoi scarpini accarezzano il pallone come pochi al mondo, lo dice anche la lista del Pallone d’oro. E a volte anche i numeri nel calcio dimostrano l’esistenza della poesia. Dall’inizio della passata stagione, in Champions, nessun giocatore ha prodotto più tiri dopo una progressione palla al piede del georgiano. Come dire che i suoi dribbling, le sue finte, non sono fini a se stesse.”