La grande occasione per l’argentino, con lui e Jack furono otto vittorie senza Victor in campo
Nella stagione dello scudetto Victor ha saltato 10 partite ma con Jack e il Cholito sono arrivate 8 vittorie. Due le sconfitte, sempre col Milan Napoli c’è vita senza osi Osimhen fermo per sei gare tra Champions e campionato Raspadori e Simeone le due opzioni a disposizione dell’allenatore per sostituirlo nel tridente Sabato primo ballottaggio con l’Hellas. Giacomo è reduce da Wembley e dagli impegni con l’Italia di Lucio. L’argentino è un ex. Ha lavorato in sede per l’intera sosta con meno stress.
Basta riportare indietro le lancette per scoprire che poi in fin dei conti quella vita non è poi stata così brutta: eppure, echi della memoria, nell’istante in cui Victor Osimhen fece come venerdì sera in Portogallo, cioè si accomodò in terra, alzò una manina e uscì da Napoli-Liverpool, iniziò una specie di psicodramma collettivo, nonostante Zielinski e Anguissa avessero già provveduto con un 2-0 (quasi) rassicurante.
Però il calcio è favola, si regala ai grandi e ai piccini, e Giovanni Simeone, in arte il Cholito, quella sera non fece neppure in tempo a togliersi l’emozione da dosso: ops, 3-0, e tutti in terra a rotolarsi tra le sue lacrime. Ci saranno sei partite – e quaranta giorni – in cui Osimhen diventerà ombra, tormento sicuro, però c’è stata l’estasi di un anno fa, si era più o meno in autunno, non caddero le foglie ma i pregiudizi e pure le paure: 0-3 a Glasgow, a dirla ora venne facile;
addirittura 1-6 ad Amsterdam (ed a Simeone diede una mano anche un doppio Raspadori, oltre a Kvara, Zielinski e Di Lorenzo) e il poster della Grande Bellezza fu rielaborato di slancio, tra un 81 e un 18, che sommandoli fanno sempre un gigantesco 9.
Fonte: CdS