ESCLUSIVA – Tommaso Mandato: “Il calcio è diventato uno spettacolo, la passione non esiste più. Il Napoli sembra aver ritrovato identità”

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Nel corso della 13esima edizione del Campus3s Givova incentrata sulla prevenzione medica abbinata ad un corretto stile di vita, è in corso di svolgimento la prima edizione del Festival della Letteratura Sportiva. Il Deus Ex Machina di questa kermesse, che si svolge nello scenario suggestivo del Lungomare di via Caracciolo, è Tommaso Mandato, avvocato esperto di diritto sportivo, ex calciatore, agente di calciatori e, non a caso, organizzatore di eventi. Per saperne di più sulla stretta attualità, gli  abbiamo posto  alcune domande alle quali non si è sottratto ma ha risposto con la sua proverbiale competenze. Di seguito l’intervista completa.

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La prevenzione è un insieme di attività mediche che mirano a ridurre gli effetti provocati dai fattori di rischio di una certa patologia, nel calcio com’è applicata per evitare che determinati eventi come la morte di Morosini e Astori, possano ripetersi? “Nel calcio rispetto agli anni precedenti c’è stato un enorme progresso per quanto riguarda l’ambito medico. Il problema reale è rappresentato dalle sostanze dopanti, in uno sport dove la passione è stata sostituita dal business, legato all’ormai noto slogan <L’importante è vincere> e per tali motivi si usano tutti i mezzi, opportuni e meno per raggiungere questo obiettivo” 

Come giudica il caso Eriksen. In Italia gli è stata negata la possibilità di poter giocare mentre in Inghilterra è accaduto il contrario. Non sarebbe il caso di uniformare il protocollo medico sportivo in ambito europeo? “Questo è uno dei casi dove si nota una grande contraddizione. Ci sono delle norme non solo di carattere medico ma che andrebbero uniformate non solo a livello europeo ma anche mondiale. Ormai viviamo nella globalizzazione che applicata al calcio ed al mercato sempre aperto, prevede continui spostamenti di calciatori, ponendo ormai l’accento sulla necessità di uniformare gli statuti”

Quanto gli infortuni e lo stress che gli atleti subiscono nella loro carriera riduce la durata della stessa nonchè la vita quotidiana dopo il ritiro dall’attività agonistica? “E’ chiaro che possiamo fare solo un discorso generale, perchè andrebbe valutata la conformazione fisica dell’atleta nonchè com’è stata la reazione alle sollecitazioni dello stress subito, alla luce di un calendario calcistico sempre più compresso. Anche la tipologia dell’infortunio andrebbe analizzato, secondo il grado della sua pericolosità. Aggiungiamo anche gli aspetti medici che devono tutelare gli atleti, autentiche e vere macchine perfette”

Non esiste quartiere che non abbia alcuni punti scommesse. Quanto possono incidere su una partita di calcio? “Possono incidere soprattutto nelle categorie inferiori perchè è innegabile che i sospetti ci siano. Ci vorrebbe una soglia di attenzione alta su molte partite”

Lo sportivo può allontanarsi quando ha contezza di partite truccate? “Certamente ma si allontana anche perchè ormai questo sport non è più tale ma sta virando verso il concetto di puro spettacolo, con regole diverse, prettamente economiche mentre  il calcio era soprattutto passione”

Sul tema della violenza negli stadi, come giudica la politica adottata dallo Stato 26 anni or sono? “Molto spesso, gli interventi adottati sono solo d’immagine che di sostanza. Non basta un tornello o altre tipologie d’intervento per poter arginare il fenomeno. Servirebbe partire dal basso, partendo dalle scuole per insegnare la reale cultura del tifoso. Purtroppo qui siamo molto in ritardo”

Come può il calcio attrarre le nuove generazioni che progressivamente si sono allontanati da questo sport? “Il pericolo è reale e concreto, perchè oggi i ragazzi hanno delle alternative più che valide per le loro abitudini. Bisogna prendere atto che oggi, per loro, una partita alla Playstation porta più soddisfazione che una partita con gli amici all’aperto. Questo è il frutto dei tempi, ci possiamo solo augurare che possa ritornare la passione per il calcio”

Cosa l’ha impressionato in Napoli-Real Madrid? La prestazione degli azzurri rende il futuro meno cupo? “Ciò che mi ha impressionato è la differenza con il Real, il Napoli ha disputato un’ottima partita ma dall’altro lato ha trovato una squadra esperta e di rango. Per il futuro, questa prestazione è positiva, può essere un buon viatico per ulteriori conferme e aspetto fondamentale, abbiamo ritrovato la nostra identità dopo alcune partite che ci hanno lasciato perplessi”.

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