Ciaschini, ex vice di Ancelotti: “Ecco perché a Napoli non ha funzionato. Giocherà così”

Ciaschini, ex vice di Ancelotti: "Ecco perché a Napoli non ha funzionato. Giocherà così"

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Giorgio Ciascini, allenatore ed ex vice di Carlo Ancelotti, è intervenuto ai microfoni di Luca Cerchione durante la trasmissione “1 Football Club” in onda su 1 Station Radio. Durante la conversazione Ciaschini ha analizzato l’imminente sfida di Champions League tra il Napoli ed il Real Madrid di Carlo Ancelotti.
Ecco le sue parole:
Solitamente, il campo si annaffia, prima delle partite, per rendere la palla più veloce e mettere in difficoltà gli avversari. Parliamo, però, di due squadre a cui, a livello di tecnica, non manca nulla. Non è un fattore che può incidere particolarmente. Il Napoli sarà al livello del Real? Il Napoli, di partenza, gode di una squadra competitiva, in grado di puntare allo scudetto e ad un percorso ottimale in Europa. Sarà una partita priva di tatticismi, le squadre si affronteranno in campo aperto. Gli azzurri hanno le qualità per impensierire una difesa che, se affrontata in velocità, può andare in difficoltà. Che giocatore azzurro sarebbe adatto al Real? Indubbiamente Osimhen. Inoltre, credo che il Napoli, in questo momento, può affidarsi a tanti altri calciatori di livello. Parlo di Kvaratskhelia, ad esempio. I partenopei hanno una squadra di tutto rispetto, ma se Ancelotti potesse rubare un calciatore, questo sarebbe Osimhen“.
Ciaschini ha poi parlato del Real Madrid, ipotizzando come Carlo Ancelotti affronterà la sfida contro il Napoli: “Credo che Ancelotti prediligerà il consolidato 4-3-3. Chiederà una maggior attenzione ai centrocampisti, al fine di evitare i contropiedi avversari. Forse, inizialmente si potrebbe pensare ad una difesa leggermente più bassa del solito, anche per trovare spazi per le ripartenze degli stessi Blancos. Il Real può attaccare gli spazi concessi con calciatori di grande velocità. Cosa non è andato nell’esperienza di Ancelotti al Napoli? Come avete notato, a Napoli hanno fatto grandi campionati allenatori che avevano una certa modalità di lavoro. Sia Spalletti che Sarri sono tecnici da una tipologia di lavoro di campo che, tuttavia, anche Carlo può attuare. Ancelotti, però, ha trovato continuità in ambienti dove poteva cimentarsi nella gestione di giocatori di un certo tipo. Inoltre, dopo un tecnico di grande spessore, si pretende sempre la garanzia di risultati. Questo è accaduto a Napoli, senza la consapevolezza che Ancelotti poteva non essere l’allenatore ideale per la squadra azzurra. Quel Napoli, che veniva da un Sarri strepitoso, così come quello di oggi dopo l’eredità del tricolore Spallettiano, deve avere la pazienza di costruire un nuovo ciclo. Quale sarà il leitmotiv della sfida di domani? Sono due squadre, soprattutto il Real, che hanno una grande qualità nel velocizzare la fase offensiva. Questa sarà una delle caratteristiche del match. Il Napoli, nei cambi di gioco repentini, potrebbe cercare di sorprendere il reparto arretrato dei Blancos, riuscendo a supportare le qualità dei propri attaccanti“.

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