Gli azzurri confermano i progressi, ma cercano continuità a Lecce
Il Napoli visto in campo contro l’Udinese ha riportato alla memoria quella squadra travolgente capace, lo scorso anno, di portare a casa lo scudetto dei record. Era quello che serviva, soprattutto dopo i due pareggi contro Genoa e Bologna – preceduti dalla sconfitta contro la Lazio, risultati che avevano destato qualche perplessità di troppo nei confronti di una squadra apparsa involuta sul piano tattico.
La serata del Maradona cancella in un attimo i malumori delle ultime 48 ore che hanno per protagonista Victor Osimhen: dopo il rigore fallito a Bologna e l’assurda polemica social su TikTok, il bomber nigeriano si è riscattato alla grande segnando la rete del momentaneo due a zero – dopo aver lasciato a Zielinski il rigore del vantaggio – e lottando su ogni pallone, riprendendosi così gli applausi del pubblico e di Garcia. A riguadagnarsi la scena c’è anche Kvaratskhelia, da tanto tempo a secco per restare ancora a guardare. Il georgiano colpisce due pali, segna il terzo gol e fornisce l’assist per il quarto, facendo dimenticare le ultime gare in chiaroscuro.
Complessivamente, il Napoli è cresciuto sul piano del gioco confermando quei miglioramenti già emersi a Bologna. L’Udinese non sarà certamente la squadra ammirata all’inizio della scorsa stagione, ma quando vuole sa essere combattiva e riesce a mantenere i giusti ritmi. La squadra di Sottil ha provato a farsi valere nella seconda parte del primo tempo e negli ultimi minuti della ripresa, dove Samardzic ha accorciato le distanze (riportando brevemente alla memoria il tentativo di rimonta dei friulani nella gara dello scorso 12 novembre, con la rete segnata per ironia della sorte sempre al minuto 80), pochi secondi prima del definitivo colpo del ko del Cholito Simeone, alla prima rete stagionale.
La gara giocata ieri tuttavia non basta a dichiarare totalmente guarito questo Napoli. Sarà fondamentale, già da sabato al Via del Mare contro il Lecce (a quota 11, come gli azzurri), continuare il cammino vincente ed incrementare ulteriormente i punti in classifica, la quale inizia a fornire spunti interessanti alla luce dell’inattesa sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo, con la vetta distante solo quattro lunghezze: prospettiva forse improbabile soltanto quattro giorni fa.
di Riccardo Cerino