CdS – Nella notte di Marassi, la più cupa, Osi è rimasto solo nel buio

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La notte più cupa di Victor Osimhen è quella di Marassi, un’ora e mezza di vuoto assoluto in Genoa-Napoli, senza mai riuscire da essere coinvolto nelle giocate, distante dalla squadra ma anche da se stesso, ammanettato da due centrali – Bani e Dragusin – ai quali chiunque, gli esterni e anche uno dei centrocampisti, ha offerto sostegno. Nella sua «gabbia», Osimhen ha imprecato al vento, ha cercato spazio (quel che c’era e non ce n’era) alle spalle dei difensori, ha tentato di accorciare il Napoli o di allungarlo, ha fatto da solo o ci ha provato soprattutto con Kvara, ha sbagliato qualcosa ma non ha mai – mai – avuto la possibilità di dimostrare che razza di centravanti sia, portandosi appresso i trentuno gol della passata stagione e pure la valutazione da duecento milioni solo per un piede, al quale il Napoli non è stato capace ad arrivare, fosse il destro o il sinistro. Osimhen è partito lanciatissimo – due gol con il Frosinone e il rigore con il Sassuolo – e poi si è inabissato, lui con il Napoli, ma le statistiche di Marassi sono quelle più inquietanti, perché sottolineano un’assenza di fatto dalla manovra. Possibile che Osimhen non tiri più…? Fonte: CdS

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