Se cerchiamo un dato finanziario emblematico, prendiamo il valore dei cartellini iscritti in bilancio al netto degli ammortamenti. Cioè quello che i contabili chiamano costo storico perché sostenuto dalla società nell’acquisto dei giocatori e non ancora spesato, dunque da spesare con gli ammortamenti nei prossimi anni. Il Napoli ha 97 milioni, il Milan 127, l’Atalanta 150, la Roma 165, l’Inter 224, la Juve 439. Solo la Lazio fa meglio con 76. Non significa solo un valore più basso da dover finanziare, ma costi più bassi in futuro per gli ammortamenti, quindi un bilancio più maneggevole. Prendiamo a riferimento ipotetici valori di mercato, estrapolati da Transfermarkt.
Non sarà un dato oggettivo (impossibile in un mercato di transazioni uniche) ma pur sempre una stima esterna e indipendente. Ebbene, il rapporto tra valore di mercato e costo storico è indicativo della qualità delle scelte e della bravura del club nel valorizzare i calciatori. Transfermarkt valuta la rosa del Napoli 3,7 volte il valore in bilancio. Quella della Lazio 3,6, dell’Inter 2,4, dell’Atalanta 2,2, della Roma 1,9 e addirittura sotto al valore di libro (0,82) quella della Juve. Solo il Milan fa meglio (4,2) ma l’eccellenza raggiunta in questi parametri non è solo un dato statistico. I numeri dicono storie per chi sa leggere e imparare da esse.
Fonte: Corriere dello Sport