Identikit – Il ritratto di “Gabri Potter” lo hanno ribattezzato così i media spagnoli
La leggenda narra che il classe 2002, Gabriel Veiga Novas, ribattezzato Gabri Potter dagli entusiasti media galiziani dopo le magie esibite nelle iniziali apparizioni con la casacca del Celta di Vigo, i primi calci li abbia tirati a una zucca, in occasione di una visita agli zii in campagna. Originario di O Porriño, tappa abituale per i pellegrini diretti verso Santiago di Compostela, il ragazzo di Galizia ha ben presto trasformato la sfera di cucurbitacea in un pallone di cuoio. E, così, dopo una fugace esperienza nella locale compagine del Santa Mariña, ad appena 11 anni, grazie alla sua velocità fuori dal comune e alla sua innata intelligenza tattica, che da sempre gli permette di muoversi tra le linee come pochi, si è guadagnato la chiamata del Celta, che lo ha accolto nella sua cantera. Timido e riservato, ma con una voglia matta di migliorare, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili de Os Celestes, fino a guadagnarsi un ruolo da protagonista in prima squadra. «Ho allenato tanti giocatori. Molti sembravano davvero promettenti, ma poi si sono persi lungo il cammino. Gabri, invece, ha tutto per arrivare lontano, perché è un ragazzo umile e lavoratore ed è sveglio» la benedizione di Carlos Carvalhal, il predecessore di Rafa Benitez sulla panchina del Celta. «Grazie al suo talento, unito allo spirito di sacrificio, può arrivare a livelli altissimi» la convinzione del tecnico portoghese, che la scorsa stagione ha saputo valorizzare al massimo le qualità del centrocampista offensivo spagnolo, aiutandolo a migliorare anche nel gioco aereo, che pareva il suo tallone d’Achille.Fonte: CdS