Le pagelle dell’estate: due squadre alla pari del Napoli

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NAPOLI 
PRIMA VERIFICA: GARCIA 
LA GARANZIA E’ OSIMHEN 
Sarebbe stato un problema, per Garcia, iniziare un’avventura così affascinante e al tempo stesso rischiosa, senza Osimhen. Per questo deve ringraziare club e giocatore. L’impatto del nuovo allenatore sulla squadra campione d’Italia è la prima verifica da fare in questo campionato. Spalletti avrebbe solo riavviato il motore, Rudi deve invece mettere le mani sulla squadra che si è rivelata la più bella, la più forte e la più completa dell’ultima stagione. Metterci le mani per non indebolirla. E i primi passi, come dimostrano le amichevoli (un solo pareggio e tutte vittorie), sono stati convincenti. 

LAZIO
BUONI GIOCATORI
AL POSTO DI UNA STELLA
Tante caselle rimaste vuote nella scorsa stagione adesso (ma solo adesso…) sono state riempite a dovere. Tutte tranne una, quella di Milinkovc, impossibile da colmare con uno dello stesso livello. Le altre operazioni, al di là dei ritardi, renderanno soddisfatto Sarri. Ora ha un vero centravanti riserva, Castellanos, in mezzo al campo Kamada, a sinistra un terzino dalla bella spinta come Pellegrini, più avanti un esterno che punge come Isaksen, in mezzo un regista come Rovella che si alternerà a Cataldi. Se avesse avuto questo organico per tempo, forse anche le amichevoli sarebbero andate un po’ meglio.

INTER
BENE NELLE AMICHEVOLI
MA I DUBBI CRESCONO
C’è stato un momento in cui l’Inter sembrava davvero agguerrita e più vicina al Napoli. Rimasta travolta dalla vicenda-Lukaku, aveva piazzato un paio di colpi di spessore a centrocampo (Frattesi e Samardzic al posto di Brozovic e Gagliardini) ed era certa di arrivare a un centravanti di livello internazionale. Invece, Samardzic se n’è andato prima di mettere piede alla Pinetina e come sostituto di Lukaku è arrivato Arnautovic che in 20 anni di carriera nelle coppe europee ha giocato appena 16 partite. Per dare la caccia al Napoli occorre altro, anche se il rendimento delle amichevoli (vittorie col Psg e a Salisburgo) è stato positivo.

MILAN
LOGICA SÌ , RISULTATI NO
ROSA PONTEZIATA
Le amichevoli estive hanno scarso significato, però nel caso del Milan qualche dubbio lo avranno lasciato nella testa di Pioli. Ha perso con Real Madrid, Juventus (ai rigori) e Barcellona. Eppure era stato fatto tutto con i tempi giusti. In ogni caso l’organico è stato notevolmente potenziato. Il club ha consegnato all’allenatore due interi reparti completamente nuovi, quello di centrocampo (Loftus-Cheek, Reijnders e Musah) e quello dell’attacco (Pulisic, Okafor e Chukwueze). Pioli ha potuto seguirli da vicino, li ha già pesati e inseriti nel nuovo contesto.

ROMA
LA PAZIENZA DI MOU
E L’ATTESA DEL BOMBER
Aouar, Paredes e Renato Sanches avrebbero migliorato il livello del centrocampo senza la cessione di Matic, il cardine del reparto centrale della Roma. A Trigoria l’argentino e il portoghese sono arrivati solo in queste ore e Mourinho, che con le sue armi (ironia, battute, allusioni) reclamava da settimane i rinforzi, non avrà modo di verificarne nemmeno la condizione prima. Ma soprattutto la Roma ha bisogno di un centravanti: al debutto con la Salernitana al centro dell’attacco giocherà Belotti, l’unico centravanti di tutta la Serie A che nel campionato scorso ha segnato 0 gol.

ATALANTA
SCAMACCA DA RILANCIARE
ALTI E BASSI NEI TEST
Gli esperti di mercato diranno probabilmente che uno dei grandi colpi del mercato è stata la cessione al Manchester United di Hojlund (vent’anni, ma nemmeno in doppia cifra al primo campionato di Serie A) per 85 milioni. Al suo posto, però, è arrivato un giocatore da rilanciare, una scommessa che Gasperini deve vincere come ne ha vinte a decine in questi anni di Bergamo. Se Scamacca tornerà quello di Sassuolo, allora sì che l’Atalanta avrà realizzato il suo ennesimo capolavoro. Se invece resterà ai livelli del West Ham, sarà un problema per Gasp. Le amichevoli hanno dato indicazioni contrastanti.

FIORENTINA
PIU’  FORTE E AMBIZIOSA

DOPO LE DUE FINALI

 

Quello che Italiano desiderava: un portiere (Christensen) affidabile almeno quanto Terracciano, un terzino (Parisi) più tecnico di Biraghi, un regista (Arthur), una promessa talentuosa (Infantino) e soprattutto due attaccanti forti (Beltran e Nzola). Va sistemata ancora la difesa (al posto di Igor è arrivato Yerry Mina che nelle ultime due stagioni all’Everton ha giocato pochissimo causa infortuni) e bisogna capire cosa ne sarà di Amrabat, ma oggi la Fiorentina è decisamente più forte e più ambiziosa della stagione scorsa, quando è arrivata in due finali.

J UVENTUS
DIPENDE DA BERARDI
LUKAKU E POGBA
Dalle amichevoli sono arrivate solo buone indicazioni. La Juventus ha battuto il Milan ai calci rigore e il Real Madrid e ha pareggiato con l’Atalanta. Ma è stata l’amichevole meno significativa a dare la notizia più confortante, il gol (e partita da titolare) di Pogba contro l’Alessandria. Se Allegri recupererà finalmente il francese, la squadra farà un balzo in avanti e potrà garantire anche un gioco più incisivo della scorsa stagione. Lo stesso va detto sul conto di Berardi: se l’operazione col Sassuolo andrà in porto, la Juve avrà sulle fasce Berardi e Weah e in attacco Chiesa e Lukaku (o Vlahovic) e può anche passare alt ridente. Mica male.

BOLOGNA
MASSIMO RITARDO
MANCANO 5 GIOCATORI
Una domanda come premessa: qual è il vero obiettivo del Bologna? La salvezza? Allora ci può stare anche la cessione di Arnautovic, il riferimento della squadra, capace di andare in doppia cifra pure in una stagione piena di intoppi come quella recente. Se invece le ambizioni sono un po’ meno modeste, questa operazione è un passo indietro. Nei giorni scorsi, prima della cessione dell’austriaco, Thiago Motta aveva già mostrato, con chiarezza di idee e di termini, il suo disappunto sul mercato del Bologna: a 5 giorni dall’esordio col Milan e a 11 dalla sfida con la Juve gli mancano ancora 5 giocatori.

LE ALTRE
IL COLPO RETEGUI
OCCHI SU BALDANZI
Uno dei migliori acquisti delle altre 11 squadre di Serie A arriva dalla…Nazionale: Retegui. Lo possiamo considerare come l’ultimo regalo di Mancini al calcio italiano, anche se l’argentino è finito sulla sponda nemica della Samp manciniana: col Genoa, in Coppa Italia, ha già fatto fuoco e fiamme. Un bel voto anche per l’Empoli che con i soldi di Vicario e Parisi ha potenziato la squadra con Caprile e soprattutto si è tenuta Baldanzi e Fazzini. Farà parlare di sé lo svedese Almqvist preso da Corvino a Lecce. Incuriosisce come al solito l’Udinese, sempre nuova. Migliorato il Torino con Bellanova.

 

Fonte: CdS

 

 

 

 

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