Focus su Antonio Sinicropi – Ecco come la famiglia di De Laurentiis si allarga
Antonio Sinicropi sarà il nuovo club manager del Napoli. Dopo l’addio di Cristiano Giuntoli, De Laurentiis ha in pratica spacchettato quelli che erano i poteri nelle mani dell’ormai vecchio ds, facendo avanzare nella gerarchia anche Micheli e con l’ingresso nello staff di Meluso. Sinicropi è da mesi che opera per il club, come una figura ombra: «Lavorerà – dice la nota della società – come raccordo tra l’area sportiva e la proprietà». È il genero di De Laurentiis: la compagna è Valentina, la figlia del patron che da mesi, dopo aver messo da parte la laurea in psicologia, si occupa del design del club (è lei ad aver disegnato le maglie che stanno andando a ruba negli store del Napoli nei ritiri). I due hanno un figlio, Aurelio. Nato a Reggio Calabria il 3 agosto del 1988, ha giocato a calcio fino al 2016. Di ruolo difensore, ha giocato in serie C con la Vigor Lamezia ma per motivi per motivi familiari ha poi abbandonato il calcio per tornare a Reggio Calabria per seguire l’agenzia di assicurazioni. Ed è stato proprio in occasione di una conferenza stampa di Valentina e di suo padre – presentazione del ritiro in Trentino – che Sinicropi è stato notato per la prima volta, seduto in prima fila accanto all’ad Chiavelli. E, pochi giorni dopo, è stato all’Olimpico per la finale di Coppa Italia con i vertici societari. A Dimaro Folgarida ha presenziato, con lo staff dirigenziale di cui fa parte anche un figlio d’arte, Tommaso Bianchini (il padre è il mitico coach tre volte campione d’Italia nel basket, Valerio). Si pensava, inizialmente, a un ruolo più vicino a quello di Meluso e Micheli visto che Sinicropi ha superato in primavera l’esame per direttore sportivo, con una tesi sui diritti di immagine dei calciatori, descrivendo la contrattualistica del Calcio Napoli e ricevendo l’elogio della commissione di cui faceva parte, tra gli altri, anche Filippo Fusco, ora ds della Spal. Un’investitura di primo piano, quella di ieri. Perché di fatto lo colloca, per come viene definito, alla dirette dipendenze solo del numero uno, De Laurentiis e dell’uomo dei conti (ma quest’anno anche ds) Chiavelli.
Fonte: il Mattino.