Oscar Damiani conosce bene Cajuste: “Il classico 8; Osimhen farebbe bene a restare”
Un nome nuovo per il centrocampo del Napoli. Si tratta di Jens Cajuste, 23 enne svedese, che gli azzurri hanno preso dallo Stade de Reims. Un giocatore tutto da scoprire e che dovrà ambientarsi in fretta nel mondo della serie A. Lo conosce Oscar Damiani, agente sportivo e appassionato di calcio francese.
Che giocatore è? «È un centrocampista molto completo. Utilizzando la vecchia numerazione, direi il classico numero 8».
Le sue qualità migliori? «È forte fisicamente e gli piace buttarsi dentro. Ma d’altra parte in Francia i centrocampisti devono essere tutti così: se vai piano finisci per non giocare».
In questo senso cosa si aspetta per quel che riguarda l’eventuale adattamento in serie A? «Il nostro è un campionato diverso. Innanzitutto molto più tattico».
E quindi? «In Francia si lavora poco sulla tattica, è un campionato più frenetico e più fisico. Da noi gli servirà fare più attenzione. Dovrà adattarsi in fretta. Ma sono sicuro che Garcia già lo conosca bene e sappia su cosa dovrà spingere maggiormente».
Prenderà il posto in rosa di Ndombele…«Ndombele metteva tanta fisicità, Cajuste dovrà lavorare tanto».
A proposito di giocatori che lei conosce bene: che idea si è fatto del futuro di Osimhen? «Credo che non lo sappia manco lui».
E allora? «Napoli è una grande squadra e gioca la Champions. Se va in Arabia lo fa per i soldi e dal mio punto di vista sarebbe un po’ una delusione: per le sue qualità dovrebbe fare altri anni in Europa a grandi livelli. Poi se dovessero arrivare certe cifre dalla Premier League, allora è giusto che lo valuti. Ma a mio avviso penso che rimanere a Napoli sarebbe ancora la scelta giusta per il suo processo di crescita».
I soldi degli arabi stanno cambiando il calciomercato anche in Europa… «Perché hanno la forza economica per pagare grandi cifre. E allora i giocatori, anche quelli importanti, si sono trasferiti lì. Ma io resto sempre dell’idea che il denaro non sia tutto. Se uno guadagna già tanto non dovrebbe ambire a trasferirsi altrove, ma capisco che 30 milioni all’anno sono tanti. Se fossi io a dover scegliere, vorrei innanzitutto confermarmi qui e diventare importante in Europa».
Per il dopo Osimhen si è parlato di David del Lille. «È un giocatore forte nell’uno contro uno. E poi sa fare gol. Magari tatticamente non è pronto e preparato per il discorso che facevamo sul calcio in Francia, ma con le regole giuste può fare la differenza».
Fonte: Il Mattino