Il club di De Laurentiis tratta il centrocampista del Celta Vigo, uno dei giovani talenti spagnoli appena esploso in Liga.
Gabri Veiga ha detto sì al Napoli. La trattativa col Celta Vigo prosegue. Il talento spagnolo classe 2002 è stato individuato dal club di De Laurentiis come erede di Zielinski, sempre più vicino all’Al Ahli. Un giocatore, Veiga, di grande talento, esploso in Liga, autore di gol stupendi e giocate d’alta classe.
Ecco le 5 cose da sapere sul talento spagnolo:
GIOCATORE NUMERO 500 AD ESORDIRE COL CELTA VIGO
Gabri Veiga ha debuttato giovanissimo in Liga all’età di 18 anni in occasione della sfida contro il Valencia datata 19 settembre 2020. Il talento spagnolo è stato il 500esimo giocatore a esordire nel massimo campionato spagnolo con la maglia del Celta Vigo.
TRE DOPPIETTE NELLA STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE
Nella sua prima stagione da protagonista in Liga, Gabri Veiga si è messo in mostra per le sue qualità ma anche per il suo cinismo: sono state 11 le reti in un solo campionato. Di queste, si ricordano tre doppiette a Betis, Real Valladolid e, soprattutto, al Barcellona, all’ultima giornata.
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Gabri Veiga nasce trequartista ma si adatta ad ogni situazione: è un centrocampista completo e lo dimostrano le statistiche. Col Celta Vigo ha giocato indifferentemente sulla trequarti o nel pieno della manovra, ma anche come esterno a sinistra per due volte e una volta da seconda punta.
IL RETROSCENA SULLA “ZUCCA”
Come tutti i giocatori, o quasi, anche Gabri Veiga ha cominciato da piccolissimo ad appassionarsi al calcio: dalla Spagna raccontano che tutto ebbe inizio nella campagna galiziana quando, piccolissimo, Gabri cominciava a prendere a calci una zucca a casa di suo zio.
GABRI, IL CELTA E L’EREDE “IN CASA”
C’è un idolo a cui Gabri Veiga si ispira, è Iago Aspas, stella e bandiera del Celta, vero e proprio riferimento del gioiello spagnolo. “Spero possa restare con noi tanti anni per godercelo” aveva detto Aspas nei giorni del debutto in prima squadra di Veiga. Tre anni dopo, le loro strade possono separarsi. Ma Gabri ricorderà per sempre le loro stagioni insieme: “Un giorno racconterò ai mie figli di aver giocato con Aspas”.