A Dimaro Osimhen è il più atteso, a prescindere dalla questione rinnovo. Il CdS scrive: “La sensazione è che il popolo abbia deciso di dedicarsi soltanto a fare festa, a godere del calcio e soprattutto dello scudetto dopo anni di sofferenza sportiva. Legittimo, comprensibile. Umano e anche molto bello: l’odore dell’erba di un campo e il rumore del pallone che gonfia la rete. Poi, però, c’è una trattativa che ancora non si sblocca. E ci sono uffici con tavoli e sedie, parquet al posto del prato. Che però, volendo, si può trovare nel giardino dello Sport Hotel Rosatti, il quartier generale del Napoli a Dimaro. Il teatro di tante riunioni di mercato e di incontri per un rinnovo. Tanto, tantissimo farà il colloquio e anzi la chiacchierata tra un nuovo maestro e un allievo, un allenatore e un giocatore: Rudi e Osi, faccia a faccia. Al più presto, magari già oggi: Garcia ha avuto il suo peso al telefono, s’è fatto un’idea e l’ha trasmessa, ma il valore di un dialogo occhi negli occhi non ha prezzo. Un po’ come i gol di Osimhen. Un po’ come la coppia con Kvara: un gemello senza l’altro si sente solo.”
