I sopravvissuti dello staff di Spalletti restano davvero pochi

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Eccoli: Alejandro Rosalen, preparatore dei portieri, Simone Beccaccioli, match analyst anche quando Garcia era alla Roma, e Francesco Cacciapuoti, l’altro preparatore atletico. E basta. Si ricomincia, con lo scudetto in petto, il 3 sfoggiato a ogni occasione ma senza badare ai sentimenti e ai sentimentalismi. Via tutti, dopo Spalletti e i suoi pretoriani (il rapporto con De Laurentiis era logoro), Giuntoli (dopo 8 anni andava a caccia di nuove sfide) e Formisano (il direttore marketing nel club dal 2006). E ora pure Sinatti. Il Napoli li accompagna alla porta, come buoni amici al termine di una festa che, grazie a loro, è riuscita splendida. Emozionati e grati. Un addio di gruppo così fragoroso che quasi viene paura a immaginare il vuoto e il silenzio che seguiranno. Hanno, ognuno con ruoli diversi e pesi differenti, fatto storia, e così verranno ricordati. Ma fa un certo effetto vedere tutte queste partenze, tutte assieme. Qualcuna, senza dubbio, senza avviso. Ci saranno poi quelle dei calciatori (primo fra tutti Kim) ma lì il senso è un altro.  Fonte: Il Mattino

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