Floro Flores: “Da bambino sognavo la maglia del Napoli più di quella della Nazionale”

Le parole dell'ex attaccante del Napoli

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A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonio Floro Flores, ex calciatore del Napoli: “Giocare nel Napoli credo sia una delle gioie più belle gioie per un giocatore. Quando sei bambino sogni quella maglietta come ogni più grande gioia al mondo, anche più della nazionale. È una gioia che si è avverata, anche se non è come speravo. Ho rifiutato la Juventus perché avevo voglia di giocare. Quello bianconero è un grande club, come il Napoli, è dunque tutti sognano di potervi approdare. Se ho rifiutato la Juventus, dunque, è soltanto perché nutrivo desiderio di giocare e di potermi misurare come calciatore. Noi napoletani credo dobbiamo soltanto ringraziare Giuntoli per il percorso ed i successi raggiunti. Ciò che dovrebbero evitare certi professionisti sono determinate esternazioni. Chi arriva al Napoli dovrebbe evitare di definire Napoli come unica ed indimenticabile dato che, una volta approdati alla Juventus, si definisce il bianconero come il sogno di una carriera. Siamo professionisti e siamo chiamati a dare il massimo per il club per il quale lavoriamo. Baciare la maglia di ogni club dove si approda è inutile. Samardzic è un giocatore straordinario, uno dei più forti che abbia mai visto negli ultimi anni nel suo ruolo. Mi ha sempre impressionato per qualità e personalità. Vanta grande prospettiva. Sembra un veterinario, un calciatore con Zielinski con ampi margini di miglioramento. Il Napoli non farebbe alcun passo indietro con il tedesco ma, al contrario, farebbe un notevole passo in avanti. Il classico giocatore che sa cosa fare col pallone tra i piedi. Ciò detto, sarei sicuramente felice se Zielinski potesse rimanere in azzurro, ma nel caso Samardzic ne sarebbe un degno sostituto. Devo ringraziare per tutta la vita Ferlaino per poter essere diventato quello che sono oggi. Ferlaino era, prima che un presidente, un tifoso. Ha speso tanto perché era malato di questa squadra. È riuscito a portare in azzurro il più grande di tutti i tempi e rimarrà unico nel suo genere. Oggigiorno, però, il modello imprenditoriale e gestione societaria da seguire sarebbe quello di De Laurentiis. Un grande imprenditorie che ha dimostrato come si possa vincere, nel tempo, costruendo. Ognuno di loro è stato un’epoca diversa, ma De Laurentiis ci sta facendo sognare e sta portando a Napoli grandi risultati. In passato ho criticato il presidente, ma credo possa definirsi l’amarezza di una storia recente poco felice per il club. Bisogna prendere atto dei successi di De Laurentiis, vincere senza debiti è un merito eccezionale. Lozano? Ci si aspettava di più, credo che anche il messicano si aspettasse di più. Lozano deve pretendere di più da sé stesso, d’altronde ricordo le dichiarazioni sulle ambizioni del grande club. Hirving ha tutto il potenziale per poter ambire a determinate squadre ma, ad oggi, non può certo dirsi soddisfatto di quanto fatto. Contattato per allenare la Primavera del Napoli? Assolutamente no. Sono partito dal basso ed ogni cosa arriverà a suo tempo. Forse, ho sbagliato ad essere troppo uomo, avrei dovuto essere più spietato e far rispettare maggiormente il mio nome. Per questo mi sono fermato e non allenerò più in Eccellenza o Interregionale“.

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Fonte: IlSognoNelCuore.com
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