Garcia è alla vigilia della prima riunione a Castel Volturno con gli staff. Ecco chi sono

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Non è mai troppo presto per scivolare, con discrezione, in questo mondo nuovo, che va scoperto, e un weekend è l’occasione ideale per godersi Napoli, per cominciare ad assaporarne i profumi, per osservarla da dentro, senza lo stress delle partite che poi qualcosa toglierà. Rudi Garcia è arrivato con la sua Francesca, ha iniziato a scorgere il panorama, oggi se ne andrà dove sarà possibile starsene, nei luoghi sacri o anche di culto, vivrà una delle (poche) giornate sgombre da tensioni, annuserà l’aria, scoprirà che hanno tolto gli striscioni, è vero, ma non certo la magia dello scudetto.

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E saranno altre ventiquattro ore di serenità interiore, prima di tuffarsi in quel calcio abbandonato nel gennaio del 2016, sette anni fa: poi, da domani, con un clic, le vacanze resteranno un ricordo e bisognerà ricominciare, addentrarsi nei segreti di Castel Volturno, scoprirne le abitudini per importare qualcosa di suo nell’organizzazione, incontrare gli staff, parlare con quelli che hanno affiancato Spalletti nel biennio di (ri)qualificazione Champions e di scudetto (il team manager, Santoro; il preparatore atletico, Sinatti; il preparatore dei portieri, Rosalen Lopez; il match analyst, Beccaccioli; il dottor Canonico) ed ai quali si aggiungeranno il suo vice (Jobard) e due collaboratore (Fichaux e Rongoni).

 

Fonte: CdS

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