Agresti: “Dalle grandi cessioni si possono costruire grandi squadre, Napoli docet”

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A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Stefano Agresti, giornalista ‘Gazzetta dello Sport’

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“Spalletti fermo per un anno? Sono situazioni che accadono nella carriera di un allenatore, è una sua scelta e dobbiamo prenderne atto. Spalletti mancherà ed il calcio mancherà a Spalletti. Se il Napoli sarebbe ancora la squadra da battere perdendo solo Kim? Direi di sì, l’anno scorso non ha vinto per caso. Oltre ad essere ben allenata da Spalletti era completa in ogni reparto. È una squadra forte e se rimane questo impianto resta forte e completa. Viste anche le difficoltà che hanno le altre a ricostruirsi, rimane la squadra da battere. Ma bisogna aspettare la fine del mercato. Non è facile rafforzare il Napoli nell’11 titolare, ma nelle alternative di può migliorare. Magari un vice Lobotka o un vice Di Lorenzo per esempio.
Il Napoli è stato gestito in modo molto attento e oculato e può essere sereno dal punto di vista economico e questo è un privilegio che nel calcio italiano non appartiene a molti. Però le offerte irrinunciabili dall’estero possono cambiare gli equilibri. Se dovesse arrivare una grande offerta per Osimhen il Napoli dovrebbe prenderla in considerazione. Questo può cambiare certe situazioni che adesso esistono, ma il Napoli ha tutto per guardare al futuro con serenità. Inter e Milan dopo lo scudetto non si sono confermate perché hanno perso giocatori importanti. Il Napoli al momento ha perso Kim, ma per quanto abbia fatto benissimo, credo sia sostituibile. Non sarebbe lo stesso Napoli ai nastri di partenza senza Osimhen. È un campione come ce ne sono pochi nel mondo. Un giocatore fenomenale e se te lo tolgono non sei più lo stesso. La storia ci insegna, però, che dalle grandi cessioni si possono costruire grandi squadre. Uno può fronteggiare grandi cessioni se è abile sul mercato. Ce lo ha insegnato il Napoli l’anno scorso facendo partire Koulibaly, Fabian Ruiz, Mertens e Insigne. Si può fare a meno dei grandi campioni e si possono ottenere lo stesso i risultati.”
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