“A De Laurentiis non piacciono i tormentoni estivi. E non si intende la solita canzone annuale, ma quello del giocatore importante che deve lasciare il Napoli. L’anno scorso c’era l’imbarazzo della scelta, tra Mertens e Koulibaly (su tutti) che hanno ammorbato l’estate dei tifosi del Napoli. Tra voci, smentite, fake news e tanta confusione è accaduto di tutto. La sola certezza è che tutti ce l’avevano con il presidente, che nel ritiro di Dimaro un anno fa non è potuto mai uscire dall’albergo su consiglio della Digos. Nel giro di un anno tantissime cose sono cambiate, ma il tormentone resta. Il riferimento non è all’addio di Kim, che di fatto era annunciato dal primo giorno per l’inserimento della clausola e un rinnovo (per toglierla) che non è mai stato discusso. Stavolta tocca a Victor Osimhen, con un addio che per molti sembra scontato. Eppure il presidente è stato molto chiaro: l’occasione fu la presentazione di Rudi Garcia. «Osimhen deve rimanere», ha detto molto chiaramente De Laurentiis. E quel “deve” che ha un significato molto chiaro. Fa capire che le offerte sicuramente non mancano, ma è anche normale dopo che l’attaccante ha trascinato il Napoli allo scudetto vincendo la classifica capocannonieri in Serie A. E poi il presidente ha rilanciato. «Abbiamo un’intesa di massima per rinnovo biennale». Eppure il tormentone estivo è stato ripreso e rilanciato. È vero che, più o meno un anno fa, l’ex ds Giuntoli disse che «Koulibaly è incedibile», salvo poi cederlo tre giorni dopo. Ma quando parla De Laurentiis, tra l’altro col nuovo allenatore seduto di fianco a lui, la situazione è diversa. Chiaramente molto, se non tutto, dipenderà dalla volontà del calciatore. Ed è proprio questa la chiave. Il presidente ha parlato con Osimhen dopo la vittoria dello scudetto (Aurelio parlò prima della festa, intendendo quella del 4 giugno) strappando al giocatore un “sì” al rinnovo e alla voglia di rimanere. Ma tenendo fede alla linea del club («Nessuno è incedibile») il presidente ha pure detto che se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile le cose potrebbero cambiare. E qui si sono scatenate le voci e le paure. Ma anche in questo caso De Laurentiis ha le idee chiare. Per lui offerta irrinunciabile significa 150 milioni di euro, che potrebbero essere anche 180 considerando commissioni e tasse. Cifra impressionante, che ha fatto sorridere l’agente di Osimhen nel primo appuntamento. «Un giocatore da 150 milioni deve guadagnare 15 milioni», avrebbe risposto, andando quindi a toccare (e stuzzicare) il presidente azzurro sulla questione rinnovo. De Laurentiis ha preso atto, incassando il “no” alla proposta di rinnovo a 6.5 milioni bonus inclusi. Da qui altre voci preoccupanti. Ma offerte irrinunciabili non sono arrivate: l’unica concreta è quella del Paris Saint Germain, che su richiesta del nuovo allenatore Luis Enrique ha proposto 120 milioni. De Laurentiis ha detto no. Dal Bayern Monaco solo un sondaggio, a quanto pare, con una ipotetica cifra di 80 milioni. Anche in questo caso è arrivato un secco “non se ne parla”. E quindi De Laurentiis ha capito che è il momento di spegnere il tormentone. Ecco perché avrebbe chiamato il giocatore, in vacanza in Nigeria, e ribadire il concetto. Il patron vuole il rinnovo, e Osimhen non avrebbe chiesto la cessione. Fondamentalmente sogna la Premier, ma nessuno si è fatto avanti. Per questo è il momento di rinnovare: promesso uno sforzo. De Laurentiis arriverà a 7 milioni, forse 7.5. Ma si aspetta anche la richiesta della clausola rescissoria: se arriverà dovrà accontentare Osimhen. Sarà valida solo dal prossimo anno e ovviamente non potrà andare oltre la soglia psicologica dei 100 milioni. Servirà a tenere il giocatore tranquillo, che in caso di offerte serie potrà andare via: ma non adesso”.
G. Scotto, Il Roma