Nei giorni dei saluti, dell’addio ufficiale di Giuntoli e di quello da ufficializzare di Kim, Victor Osimhen ha regalato una splendida immagine social ai tifosi del Napoli: lui, in Nigeria, con la maglia della stagione 1987-88 con il simbolo della Coppa Italia e dello scudetto. Il primo, conquistato nel campionato precedente. Quella storica, di Maradona. Versione trasferta: bianca. Victor, del resto, è a Lagos, in vacanza, lontano da Napoli ma evidentemente vicino con il cuore: un messaggio di appartenenza – la maglia come pelle, sulla pelle – che ha colpito il cuore della città come e più dei 31 gol realizzati nell’anno della storia. Osi da amarcord ma anche Osi carico: «Qualcuno è là fuori e trattiene il fiato aspettando che tu fallisca… Assicurati che soffochi», ha scritto.
Di certo in questa fase è il popolo azzuro a vivere con il fiato sospeso in attesa che la trattativa con il Napoli prenda una piega definitiva: in ballo ci sono il rinnovo, le riflessioni e i piani dei corteggiatori. Sempre loro, sempre quelli. Congelati e in attesa al cospetto della valutazione monstre di De Laurentiis, però sempre in agguato. Fino alla fine. DeLa che ieri ha risolto il secondo problema tecnico-burocratico e che soprattutto ha perso la seconda colonna del capolavoro chiamato scudetto: Giuntoli, certo, dopo Spalletti.
Un ultimo incontro e via. In attesa di Kim: il Napoli, ostaggio della clausola, attende il bonifico del giocatore, cioè del Bayern, da oggi al 15 luglio. Quando ormai la squadra sarà già al lavoro a Dimaro e nei pressi della prima amichevole (il 20 con l’Anaune; la seconda il 24 con la Spal). Rudi attende sostituti e attende risposte: vuole sapere di Osimhen, la colonna più solida e decisiva del famoso capolavoro di cui sopra, e poi anche del destino di Zielinski e Lozano, altri due uomini in scadenza 2024. E ancora: attende novità sul fronte dello scambio di centrocampisti con l’Hertha – Demme per Tousart – e poi si vedrà.
Fonte: CDS