L’intervista all’ex Zola: «Il Napoli sarà ancora da scudetto. Kvaratskhelia è il George Best moderno»
Ha la stessa sobrietà e magia di pensiero di quando giocava: palloni lievi allora, concetti chiari e incisivi ora che è vicepresidente di Lega Pro e che soprattutto è sempre lui, Sir Gianfranco Zola, uno che può guardare con occhio da esperto anche quella Premier League che si prese anche lui nel 1996. «Ma c’è una grande differenza fra oggi e quella mia Serie A – dice Gianfranco -: che la Serie A di allora era la Premier di oggi…». Si parte da qui ma anche dalla straordinarietà dello scudetto del Napoli. Il suo Napoli. «Dipenderà molto dal mercato – aggiunge – ma il Napoli può vincere ancora, aprire un bellissimo ciclo».
Gianfranco, che effetto le ha fatto lo scudetto del Napoli?«Con la promozione del Cagliari mi sono emozionato in maniera forte, Ranieri ha fatto una cosa fantastica e con lo scudetto del Napoli, beh, quasi alla stessa maniera. La cavalcata dello scorso anno è stata bellissima, forte, potente, mai in discussione. Spalletti ha fatto un lavoro straordinario, una cosa grandiosa. Pensavo restasse, ma attenzione: Rudi Garcia mi piace».
A tal punto da poter rivincere il prossimo scudetto?«E perché no? Certamente il mercato sarà importante perché bisognerà sostituire Kim, perché magari Osimhen se lo vengono a prendere. Di certo Garcia è un allenatore preparato tatticamente e una persona equilibrata. Bella scelta».
Una parola per Kvaratskhelia?«È stata la sorpresa del campionato. Un gran giocatore. È il George Best moderno».
Diceva di Osimhen e la Premier: l’Inghilterra ci prenderà… tutti?«È soprattutto una questione economica, ovviamente. La Premier è un prodotto che si vende per tre anni a cifre astronomiche. E parte tutto da lì. Ai miei tempi era la Serie A ad essere la Premier. Negli Anni 90 e 2000 eravamo noi ad acquistare e investire, ad attrarre. Poi, in Inghilterra sono stati bravi a creare un vero e proprio teatro: il brand è stato riqualificato e portato alle vette, magari il calcio non è il più bello ma è il più aperto e divertente, l’atmosfera è fantastica. E ci hanno superati».
Fonte: Gazzetta