Gazzetta – Si scrive Kubo, si legge Gervinho: Napoli all’assalto del talento giapponese

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Si scrive Kubo, ma si può leggere anche Gervinho. Nel senso che Takefusa Kubo, ala giapponese della Real Sociedad, ha quelle caratteristiche, tecniche e di velocità, che portano a un paragone con l’ivoriano che impressionò nella Roma di Rudi Garcia. Infatti l’allenatore francese ama questi giocatori molto veloci, abili nelle ripartenze per ribaltare l’azione rapidamente e sorprendere difese avversarie in quel momento per forza di cose non perfettamente piazzate. La possibile partenza di Hirving Lozano, che potrebbe avere come destinazione i rigogliosi (di dollari) lidi sauditi, porterà il Napoli a scegliere un nuovo esterno di destra. E, come spesso accade, il club di De Laurentiis vuol puntare su talenti emergenti che possano crescere ed essere valorizzati nella squadra campione d’Italia.

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Amato in Spagna Kubo è nazionale giapponese ma di fatto è cresciuto in Spagna. Aveva solo dieci anni quando il Barcellona lo prese dal Kawasaki Frontale. Poi quel comportamento del club catalano, che aveva prelevato diversi bambini in giro per il mondo, venne sanzionato e l’adolescente Takefusa tornò a casa. Ma appena maggiorenne è stato ingaggiato dal Real Madrid nel 2019 e da allora la sua carriera, fra alti e bassi, si è svolta tutta in Liga. Il Real lo ha prestato a Maiorca, Villarreal, Getafe, fino al passaggio definitivo la scorsa estate ai baschi della Real Sociedad. Questa stabilità, e anche la maturità per un classe 2001, ha fatto sì che il giapponese sia esploso con un campionato importante: 9 reti e 7 assist lo hanno fatto entrare di diritto negli scouting di club importanti.
Del resto quando arrivò in Catalogna da bambino era stato soprannominato “Messi 2” per la statura non eccelsa e il dribbling secco. In Spagna tra l’altro è molto amato da tutti gli appassionati perché parla uno spagnolo da madrelingua, usando tranquillamente anche davanti ai microfoni espressioni “forti”. E questo lo fa risultare particolarmente simpatico. La sua valutazione è intorno ai 20 milioni e il Napoli ci sta facendo più di un pensierino, visto che i professionisti giapponesi spesso attirano contratti commerciali di importanti aziende del proprio Paese, un business che De Laurentiis segue con molta attenzione e vuole in qualche modo sfruttare. Kubo, tatticamente parlando, ama partire da destra (ma gioca anche sulla fascia opposta) per sfruttare meglio il suo sinistro convergendo al tiro, ma è abile anche con l’altro piede e ha ancora margini notevoli di miglioramento.

 

Fonte: Gazzetta dello Sport 

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