Che mercato sarà la sessione estiva 2023 che si aprirà il 1° luglio? L’interrogativo a cui ha risposto quest’oggi il Corriere dello Sport analizzando la situazione economica delle big del campionato. Nonostante i premi Champions e l’incremento di spettatori, il problema è che “molti club arrivano all’appuntamento in affanno, sotto la zavorra di strutture economiche molto appesantite, bilanci in perdita o parametri finanziari che destano allarme.
Juventus, Inter, Milan e Roma devono pure rispettare i paletti del settlement agreement con l’Uefa, impegnandosi a portare il rapporto tra i costi della rosa e i ricavi sotto limiti prefissati. Napoli e Milan, Atalanta e Fiorentina sono sicuramente in una posizione migliore rispetto a Juventus, Inter e alle romane, perché non hanno debiti e possono considerare l’equilibrio economico (cioè il pareggio di bilancio) un obiettivo realistico, in qualche caso già raggiunto”.
Il Napoli in particolare viene da due bilanci in perdita, ma “gli investimenti dell’estate scorsa, sostenuti da cessioni (quindi a saldo addirittura positivo) hanno ripagato con uno scudetto che ha riempito il Maradona e un quarto di finale Champions che ha riportato i ricavi ‘22-’23, certamente ben sopra i 200 milioni, forse intorno a 250. L’assenza di debiti finanziari consente ad ADL di reinvestire i possibili proventi di qualche cessione che si profila. Se dovesse arrivare l’offerta da oltre 100 per Osimhen, il mercato azzurro potrebbe diventare pirotecnico”.