Intervistato dal Corriere dello Sport, l’ex azzurro e dirigente dell’Udinese, Andrea Carnevale, ha parlato di Kvaratskhelia eletto ieri MVP del campionato:
“Un predestinato. Un ragazzo che a ventuno anni arriva in Italia e si impone con quella naturalezza ha innanzitutto una personalità fuori dal comune. Questo giovanotto, non appena sceso dall’aereo, già giocava con quell’autorevolezza che si è portato appresso. È stato tra i protagonisti indiscutibili di uno scudetto a Napoli, dove vincere non è facile, come insegna la Storia.
Io lo conoscevo bene, l’ho ritrovato chiaramente più maturo, un bambino che si è fatto uomo. Con un aspetto fisico che non dà la sensazione di essere imponente. Ma ho notato che ora è ovviamente più attrezzato, ha completato il suo percorso di crescita. E la sua classe ha potuto giovarsene. La sua struttura asseconda la sua natura da calciatore estroso, sul quale non faccio paragoni perché a me non piacciono.
Un giorno, vedrete, sarà Kvara il punto di riferimento e si cercherà tra i suoi eredi quello che più gli somiglia. Ha un allungo che ti fa male, secco e bruciante, e poi la tendenza a rifare il movimento all’incontrario, che ti costringe a barcollare. Nella rete che fece all’Atalanta c’è la sintesi di Kvaratskhelia, di chi mette in imbarazzo qualsiasi difensore, di chi è un fuoriclasse e ti sbatte in faccia tutta la sua genialità”.