Una tranquilla giornata a Castel Volturno. Ieri il direttore sportivo Cristiano Giuntoli era anche lui al Konami training center per seguire l’allenamento della squadra. Ha scherzato con Victor Osimhen, già ripresosi dalla febbre che lo aveva colpito e pronto per la sfida all’Inter di domenica prossima. Si è anche incrociato e cordialmente salutato con il presidente Aurelio De Laurentiis, che ha seguito buona parte dell’allenamento. Ma fra i due non si è affrontato alcun discorso sul futuro. Il patron sa che il suo d.s. dopo otto anni desidera chiudere il rapporto, cordialmente, senza polemiche. E infatti Giuntoli, nella sera della festa scudetto il 7 maggio disse davanti a un Maradona strapieno di entusiasmo: «Dico ai tifosi che la loro garanzia è Aurelio De Laurentiis, finché ci sarà lui il Napoli avrà un futuro assicurato».
Niente polemiche Insomma il dirigente vuole semplicemente trovare nuovi stimoli altrove. La squadra attuale, quella che ha appena vinto lo scudetto, l’ha plasmata Giuntoli in ogni uomo. Ma nel calcio si lavora per cicli e il toscano ritiene concluso il proprio. Il presidente preferisce aspettare in questa fase. Sa già che il futuro mercato è impostato – e in questo Giuntoli, insieme a Micheli e Mantovani, il proprio lavoro lo ha già preparato — e allora il patron, forte dei suoi contratti, vuol capire meglio quale sia la scelta migliore per il Napoli. Probabilmente la settimana prossima potrà essere quella buona per un incontro fra le parti che discuta l’uscita nei suoi particolari.
La Juve può attendere Il presidente vuol capire come si evolverà la situazione che riguarda l’allenatore, e di questo parliamo approfonditamente nel servizio di apertura. È come se De Laurentiis volesse leggere fino in fondo le carte di tutti in un ipotetico tavolo da poker. Giuntoli conosce la situazione e non forza, attende serenamente. Forse chi ha più fretta è la Juventus, che non ha nascosto il proprio interesse per l’attuale d.s. del Napoli campione d’Italia, una strambata – in termini di politica societaria – che proprio Giuntoli garantirebbe. Ma De Laurentiis ha i propri tempi e li impone, contratti alla mano. Anche perché in tutto questo deve anche trovarsi un’alternativa: Pietro Accardi dell’Empoli e Ciro Polito del Bari appaio i profili più compatibili con lo stile del club azzurro.
Fonte: Gazzetta