Peppe Iodice, attore e comico, è intervenuto nello speciale Scudetto di Radio Marte:
«Ho ancora un po’ di voce, la contentezza mi fa uscire la voce perchè è stato un Capodanno come quando eravamo più giovani…E’ un’emozione profonda che solo noi napoletani possiamo capire sino in fondo. Gli altri percepiscono la nostra gioia ma non la comprendono veramente anche se gliela spiegassimo nel miglior modo possibile. Significa un sacco di cose, non è però un riscatto sociale perchè è una sciocchezza.
Il Napoli è campione d’Italia nel calcio, ma lo eravamo anche nel teatro, nel cinema, nel turismo e in tanti altri settori. Io devo fare un passo indietro perchè a inizio stagione anche io ero critico nei confronti della società e di De Laurentiis, quindi va dato atto e meriti al presidente e ai dirigenti.
E’ stato un lavoro strepitoso, come quello di Spalletti, che all’inizio mi stava pure antipatico ed ora invece è mio fratello… Tra i calciatori il primo tra tutti è il capitano Di Lorenzo, esempio di serietà, abnegazione, affidabile, e poi ci sono tutti gli altri, i gioielli Kvara, Osimhen, Lobotka, Kim. Penso a Simeone pure: ho visto la partita con il Milan, eravamo al 94′ e avremmo dovuto segnare 12 gol in 30 secondo, ma lui ci credeva. Per dire come è legato al Napoli. Questo scudetto è una gioia che dobbiamo conservare nel cuore».
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