Floro Flores, ex Napoli: “A casa mia, qui in Friuli, ho una bandiera azzurra grande come una casa, e festeggerò coi miei figli”

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L’ex calciatore del Napoli, Antonio Floro Flores, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Marte Sport Live. «Devo molto a Udine, vivo da 15 anni qui e mi ha cresciuto come uomo e come calciatore. Ma ovviamente non ho alcun dubbio, tifo per il Napoli e sono entusiasta di questo scudetto. A casa mia, qui in Friuli, ho una bandiera azzurra grande come una casa, quindi è chiaro che festeggerò, con i miei figli napoletani e tifosi azzurri, a casa mia. Credo sia giusto farlo, ovviamente nel rispetto di Udine e dei suoi cittadini, senza esagerare. Domenica ero a Napoli: sono dovuto scappare dalla città perché la meravigliosa festa che c’era rischiava di non farmi rientrare in Friuli, dove vivo abitualmente. Domenica l’atmosfera che c’era era stupenda: per chi, come me, che non ha vissuto i due scudetti con Maradona, è stato molto emozionante. Nel viaggio di ritorno vedendo quelle immagini non nascondo che sono scoppiato a piangere. Sono emozioni uniche, è in questi momenti che si capisce cosa si prova, da tifoso come me, a indossare la maglia del Napoli, anche se devi sempre provare a separare le due cose. C’è chi è deluso per domenica scorsa? Chi lo è deve cambiare squadra del cuore, il Napoli ha già vinto lo scudetto, è già in tasca. E’ anzi meglio perché così ce lo godiamo di più e Spalletti può anche approfittarne per tenere tutti sul pezzo ancora un po’. Questa squadra sta facendo qualcosa di straordinario e devo dare grandi meriti anche a De Laurentiis, da me criticato in passato, perché ha avuto la bravura e la forza di voltare pagina, cedendo quei calciatori che sembravano insostituibili e vincendo il tricolore. Nessuno oggi rimpiange quelli che sono andati via e il presidente ha ragione quando dice che qualche altro scudetto gli è stato portato via, dal momento che lui ha sempre tenuto sani i bilanci. L’unica piccola amarezza della stagione è stata l’eliminazione dalla Champions, perché questo Napoli poteva andare in finale. Vuol dire che servirà per crescere e per l’anno prossimo. Io spero davvero che questo modello di calcio, virtuoso, possa essere da esempio per tanti club in serie A».

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