Napoli, questione riscatti: decisioni già prese

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Ora è il momento di festeggiare, certo, ma anche perchè alcune cose importanti sono state già monitorate e gestite in precedenza, mentre altre sono già state decise. Per esempio, in merito ai riscatti, La Gazzetta dello Sport scrive:

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“Qui il lavoro preventivo nella passata estate del d.s. Cristiano Giuntoli fa sì che non ci saranno spese o esborsi particolari. Perché i 25 milioni per il riscatto di Giacomo Raspadori erano già previsti nel prossimo bilancio. Quel prestito era già un modo per spalmare in più stagioni la spesa. Gli altri prestiti hanno solo un diritto di riscatto, nessun obbligo. Il Napoli non eserciterà sicuramente quello sul centrocampista francese Tanguy Ndombele: i 30 milioni che pretende il Tottenham non saranno una spesa preventivata. Improbabile anche il riscatto del terzino polacco Bartosz Bereszynski, mai entrato in campionato e Champions. Invece quello quasi certo, riguarda Giovanni Simeone. Il centravanti di scorta che ha una media gol/minuti in campionato migliore di Osimhen: 86 contro 95, i primi attaccanti in A fra quelli che hanno giocato almeno 500’. Proprio per questo l’argentino rimane un ottimo acquisto e i 12 milioni un buon investimento anche per il futuro. Considerando anche che dalla Brianza arriveranno circa 11 milioni per la cessione definitiva di Andrea Petagna, con la salvezza del Monza il riscatto diventerà obbligatorio.”
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