Lo Monaco: “Il DNA di una società conta ma le partite sono fatte anche di episodi”
Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Forza Napoli Sempre.
«Il DNA di una società conta ma le partite sono fatte anche di episodi. Perché questi possono condizionare partite e campionato. E la gestione degli episodi fa pendere la bilancia da una parte piuttosto che dall’altra. Il Napoli in questa doppia gara col Milan ha avuto troppe convergenze negative, a cominciare dalla partita di andata. Per espressione di gioco non meritava assolutamente di perdere ma pronti via si è cominciato con Kvaratskhelia che nei primi 4 minuti ha sbagliato un gol praticamente fatto; il Napoli ha tirato 4 volte in porta nei primi 19 minuti quando il Milan non ha oltrepassato la metà campo. Anche le ammonizioni assolutamente false che sembravano aver messo su un indirizzo ben preciso anche la gara di ritorno. Poi ieri sera gli infortuni di Politano, Rui, troppi episodi negativi come il rigore sullo 0-0 su Lozano che avrebbe potuto cambiare tutta la situazione. Poi il Napoli ha giocato queste due partite in un momento storico particolare, un po’ di stanca e con giocatori non brillantissimi come qualche mese fa. Se verifichiamo gli aspetti tattici della partita non ne usciamo più, sia all’andata che al ritorno. I due gol del Milan, per esempio, sono stati un compendio di errori tattici da parte della difesa azzurra. Ma gli errori possono accadere. Il Napoli ha sbagliato sui contropiede del Milan ed i rossoneri sono stati bravi a capitalizzare. Diversamente il Napoli ha avuto svariate situazioni e non ne ha saputo approfittare. Ma, ripeto, sono stati episodi che hanno permesso al Milan di capitalizzare al massimo mentre il Napoli non ha saputo o potuto sfruttarli. Ovviamente il dispiacere per non aver passato il turno è grande ma non così tanto da mettere tutto in discussione. Ho sentito commentare negativamente Kvaratskhelia quando credo che raddoppiare o triplicare le marcature siano stati provvedimenti presi solo per Maradona. Diciamo che è mancato un percorso alternativo a quello intasato: avrebbe potuto attaccare di più la profondità con Zielinski, cosa che non ha fatto. Perché ritengo che il polacco sia stato un po’ sottotono. Altra circostanza negativa, l’infortunio di Politano che aveva cominciato una partita veramente notevole. Tutte circostanze, che il Napoli ha pagato»