Turci, ex portiere: “La critica a Meret è solo per la passività nella reazione”

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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luigi Turci, ex portiere dell’Udinese ed ex preparatore dei portieri del Milan. Di seguito, un estratto:

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Nonostante le assenze, un Napoli all’altezza a San Siro? Il Napoli ha fatto una grande partita. Il Milan si è difeso con ordine, ed è riuscito a colpire in quella che probabilmente è stata l’unica occasione della partita. Sono match davvero tesi ed equilibrati, in cui a fare la differenza sono le giocate e le qualità dei singoli. In tal senso, mi sento di fare i complimenti a Maignan. Il francese ha saputo rivelarsi decisivo”
Il Napoli ha, infatti, avuto più occasioni dei rossoneri? La vera grande parata di Maignan è stata su Di Lorenzo a fine partita. Le precedenti sollecitazioni sono interventi che ti aspetti da un portiere di un certo livello. L’occasione principale dei partenopei giunge nei minuti finali”
In occasione del gol di Bennacer ritiene che Meret abbia delle responsabilità? “Diciamo che, sicuramente, non ci fa una bella figura. Lo scivolamento da sinistra a destra non lo vede posizionato in maniera perfetta, anche se l’azione è stata velocissima, con il passaggio che non era destinato a Bennacer e può averlo ingannato. La vera critica che mi sento di fare ad Alex è una passività nella reazione. Il tiro non è troppo ravvicinato, mentre il portiere azzurro non ha un posizionamento attivo che gli consente di reagire in maniera appropriata. Se avesse avuto le spalle proiettate in avanti avrebbe potuto, infatti, evitare di intervenire con il piede, potendo forse offrire maggiori possibilità di reazione”
Duelli sulle fasce, tra Kvara e Calabria e Di Lorenzo e Leao, decisivi? “Il Milan ha optato per una soluzione tattica molto intelligente, oltre che efficiente. Calabria ha svolto una grandissima gara, ma è stato il raddoppio sul georgiano che ha fatto la differenza. È stata una contromisura sicuramente studiata, e che ha consentito al terzino rossonero di acquisire maggiore sicurezza. Per quanto riguarda il duello Di Lorenzo-Leao, devo fare i complimenti a Di Lorenzo, forse il migliore dei suoi. E’ riuscito a limitare il portoghese oltre le aspettative della vigilia”
Come giudica l’arbitraggio e la gestione dei cartellini? “Capisco il nervosismo di Spalletti. La prima ammonizione di Anguissa nasce da un fallo che ritengo evidentissimo di Tonali, forse addirittura da giallo. D’altronde, se avesse seguito il metro di giudizio scelto per la prima parte di gara, l’ammonizione all’azzurro non avrebbe avuto motivo di esistere. I migliori arbitri internazionali sono coloro i quali riescono a conservare una certa coerenza e continuità di giudizio durante tutto il match, nonostante gli episodi. Basti pensare a quanto accaduto con Leao. Se si sceglie di non ammonire il portoghese per un gesto tanto plateale, allora bisogna tenere una direzione di gara coerente con quanto deciso. Le sanzioni successive, tuttavia, non escludono una certa contraddizione”
Che tipo di partita si aspetta al Maradona, con l’eventuale ritorno di Victor Osimhen? “Il Napoli risente della mancanza di quel che possiamo definire un crack. Victor è davvero difficile da contenere, ha tutto tra attacco della profondità e gioco aereo. Un giocatore insostituibile, le cui voci di mercato non mi sorprendono. Sono curioso di assistere ad una gara di ritorno in cui gli azzurri potranno avvalersi di un nove vero, anche se averlo nelle due partite sarebbe stato l’ideale. La sfida di San Siro è stata equilibrata, ma ha evidenziato la mancanza del nigeriano. A Napoli il Napoli potrà avvalersi del suo principale finalizzatore” 
Elmas falso nove da promuovere o bocciare? “Stravedo per il macedone. È un giocatore disponibile, applicato e soprattutto eclettico. Ha una grande intelligenza tattica, e non potrei che fargli i complimenti. Nel ruolo in sé, durante il match, si è visto poco, anche se rivelatosi molto utile dal punto di vista tattico. Va sottolineata la sua disponibilità per la squadra”
Crede nella possibilità degli azzurri di ribaltare il risultato? “Il risultato è assolutamente in bilico. Il tifo del Maradona, inoltre, avrà un peso fondamentale. Prima del tracollo in campionato vedevo un Napoli strafavorito, mentre le mie incertezze si sono incrinate col tempo e gli eventi. La sconfitta può aver incrinato la sicurezza degli azzurri, seppur la sfida di ieri sia stata molto equilibrata. L’uno a zero è un risultato pericoloso, che consente ai rossoneri di godere di due risultati su tre. È una qualificazione che ripeto essere in bilico, ancora sul 50 e 50. Gli azzurri potranno giovare del rientro fondamentale di Victor Osimhen”
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