Aurelio De Laurentiis è intervenuto all’evento “Merger & Acquisition Summit 2023” in svolgimento a Milano. Ha parlato del rapporto tra calcio e impresa e di come lo abbia applicato al calcio: .
«O il calcio lo si intende come un’impresa, e purtroppo in Italia lo è solo a metà, o non si va da nessuna parte. Il mio modello è sempre stato il cinema, vengo da una famiglia di cinema e ho partecipato e lavorato a circa 400 film, così ho imparato il mestiere dell’imprenditore puro. Il film è un’opera dell’ingegno che si realizza attraverso un processo industriale e ti devi autofinanziare esaminando il mercato e il tuo committente che è il pubblico. Ho spostato la stesso metodo nel calcio. Quando sono arrivato a Napoli, non sapevo neppure come si giocasse. Ma venendo da una famiglia di napoletani, ogni tanto mi portavano a vedere il Napoli. C’era il ciuccio come coreografia, negli anni 50-60 aveva una valenza cinematografica. Appena arrivato, mi sono detto: cosa chiediamo agli attori e al regista? La cessione dei diritti di quello che fanno. Ho applicato la stessa cosa nel mondo del calcio. A tutti i calciatori e allenatori chiedevo i diritti d’immagine»