A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Luca Antonelli, ex giocatore di Empoli e Milan. Di seguito, un estratto:
Il Milan può cambiare questa stagione con una semifinale Champions? “Il Napoli è uno scoglio sicuramente molto grosso. Gli azzurri sono una squadra praticamente perfetta. I rossoneri dovranno fare leva sulla tradizione europea del club. Da tifoso rossonero mi auguro che il Milan possa qualificarsi”
Napoli battibile da avversarie italiane? “In questa stagione i partenopei sembrano imbattibili, i larghi successi contro Liverpool ed Ajax testimoniano la dimensione degli azzurri. Il Milan parte svantaggiato per quanto visto sinora in campionato, anche se la Champions saprà offrire gare con peculiarità differenti”
Parere sulla stagione di Mario Rui? “Sta facendo una stagione straordinaria, tra i top in Europa. In Champions ci sarà uno scontro esaltante tra il portoghese ed uno dei migliori del ruolo, come Theo Hernandez”
Nessuno avrebbe mai ipotizzato una tale crescita del portoghese “Quest’anno è forse stato il miglior terzino del campionato. Non soltanto difensore dal piede educato, ha sviluppato notevoli capacità difensive, e di corsa. Quando ci giocavo contro, ha sempre costituito un pericolo da attenzionare”
Critiche nei confronti di Di Lorenzo ingenerose? “Possono capitare partite in cui è difficile esprimersi al meglio. Ho giocato insieme a Di Lorenzo ad Empoli, e mostrava già di poter essere un grande calciatore. Il capitano del Napoli si sta disimpegnando in una stagione davvero importante”
Perché ritiene ci sia differenza tra gestione dei tifosi di Napoli e Bari? “Non saprei dirlo. Ho giocato a Bari, ed il San Nicola è uno stadio che non ha nulla da invidiare ad altri impianti, quando è pieno è uno spettacolo. La stagione dei pugliesi è stata sin qui straordinaria, mi auguro che possano realizzare il sogno della promozione”
Il distacco in classifica può essere un vantaggio per il Napoli nella sfida europea contro il Milan? “E’ un aspetto che potrà aiutare i partenopei. Gli azzurri potranno permettersi di far riposare qualche elemento alla vigilia del doppio confronto con i rossoneri. Tuttavia, i quarti di Champions sono gare a sé, in cui le differenze viste in campionato non potranno influire in modo decisivo sul confronto europeo”
Come si vince una Champions? “Non lo so nemmeno io, quando ero in rossonero ho fatto due panchine in Champions in quella stagione straordinaria. Fu una squadra che mi fece crescere a livello personale. C’erano davvero tanti campioni, come Maldini e Gattuso, che andavano a mille all’ora e ti spingevano a dare il massimo. Indossare quella maglia, assieme a calciatori di quel calibro fu un sogno”
Paragone giusto tra Kvaratkshelia e Kakà? “Io sto dalla parte di Kakà, ho vissuto con lui delle stagioni sensazionali. Quest’anno, il georgiano ha avuto un impatto incredibile, a tratti davvero imperdibile. Credo sia prematuro porre paragoni tanto importanti, anche se in futuro il calciatore azzurro potrà sicuramente confermarsi ai livelli del brasiliano”
Da difensore chi non vorrebbe mai marcare tra Kvara ed Osimhen? “Se mancano tutti e due è meglio… Forse Osimhen è più difficile da marcare, un attaccante più completo in quanto dotato di forza fisica, stacco e velocità. Il Napoli sta facendo una stagione straordinaria, pur godendo di un collettivo che sulla carta potrebbe essere inferiore a Juventus ed Inter. La guida tecnica sta, dunque, facendo la differenza”
Futuro da allenatore? “A luglio comincerò i primi corsi da allenatore, mi piacerebbe molto. Sto assistendo a diverse sedute di allenamento, per poter iniziare a studiare le diverse metodologie”