Ardito (allenatore) sulle qualità di Spalletti: “Parliamo di un tecnico capace di valorizzare al massimo i propri calciatori”

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Andrea Ardito, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Como e Torino, ha parlato ai microfoni di “1 Football Club” sulle frequenze di 1 Station Radio.

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Cosa c’è dietro l’ottimo rendimento della mediana azzurra?
C’è grandissima qualità, sia tecnica che fisica, con un Lobotka che è esploso in maniera esponenziale nelle ultime due stagioni. Spalletti, inoltre, è un fattore determinante. Parliamo di un tecnico che raramente sbaglia, capace di valorizzare al massimo i propri calciatori. Dzeko, difatti, costituisce una esemplificazione della valorizzazione di Luciano tramite il lavoro settimanale. L’allenatore azzurro ritengo sia un vero genio del calcio”
Lobotka, nel passaggio d’esterno a Politano, ha fornito l’ennesima dimostrazione del suo valore?
Lo slovacco ha una visione di gioco che spesso anche i compagni faticano a percepire. È un giocatore che sembra davvero abbia gli occhi dietro la testa. Il paragone con Iniesta ritengo calzi a pennello, sia per struttura fisica che qualità di gioco. Un giocatore che nel sistema azzurro fa la differenza. Credo che i calciatori azzurri abbiano giovato dell’ambiente per una crescita individuale che oggi può fare la differenza. A Napoli ci sono pressioni, ma mai del tutto vincolate ad un successo obbligato”
Campionato italiano inferiore soltanto alla Premier?
“Bisogna anzitutto fare una distinzione tra campionato italiano e calciatori italiani. Nelle ultime stagioni, i top club della Serie A hanno potuto rafforzarsi, e vantare ottimi percorsi nelle competizioni internazionali. Eccezion fatta per le potenze, anche economiche, della Premier, le squadre italiane possono reputarsi superiori a molte altre contendenti europee. Il livello in Italia si è alzato, anche se manca qualche elemento nelle rose dei nostri top club che possa garantire continuità. La stessa che, invece, il Napoli vanta da inizio stagione”
Quali sono le difficoltà che Spalletti potrà incontrare nella gara contro il Torino?
Le difficoltà riguarderanno soprattutto la fisicità dei granata. La partita vedrà le sue insidie negli uno contro uno a tutto campo. Incontrare un Torino eventualmente in forma potrebbe rendere complicato sbloccare la gara. La qualità degli azzurri, tuttavia, potrà fare la differenza, così come la sua continuità. Gli uomini di Spalletti godono di una consapevolezza di squadra che è stato punto di forza sinora”
Giudizio sul sorteggio degli azzurri?
Sarà una sfida affascinante, che garantirà una italiana in semifinale. Non ritengo sia una gara scontata. Il Napoli dovrà fare i conti contro un club che vanta una lunga tradizione europea, e che saprà avvalersene”
I suoi modelli da allenatore?
A me non piace andare dietro le mode. Ho sempre cercato di carpire il più possibile dagli allenatori anche da giocatore. Difatti, mi piace molto assistere agli allenamenti di diversi tecnici, per poter osservare quelle che possono essere le metodologie di comunicazione, e di trasmettere i propri principi alla squadra. Tutti gli allenatori vorrebbero poter giovare della costruzione dal basso. Tuttavia, soprattutto nelle categorie inferiori, c’è da fare i conti con le possibilità che il campo ed i propri calciatori possono garantire. Ciò che cerco è sempre l’empatia con i miei giocatori, e di favorire la loro crescita personale”
Il miglior sorteggio che poteva capitare alle italiane?
Le squadre da evitare per l’Inter erano altre, dunque credo si tratti di un ottimo sorteggio per i nerazzurri. Ci sarà da godere delle sfide che la Champions ci riserverà, attendendo ciò che il campo saprà regalare”
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