De Laurentiis ha parlato alla Bild e non le ha mandate a dire alla Uefa, come sempre senza mezze misure: «La riforma della Champions è un disastro: mette in pericolo la salute dei calciatori e le finanze delle società». Da ricordare che Ceferin, dopo il disastro della gestione dell’ordine pubblico della finale di Champions a Parigi del 29 maggio, ha tuonato in vista di Napoli/Eintracht dicendo: «Se le autorità locali non sono in grado di gestire l’ordine pubblico, allora si giochi in campo neutro». De Laurentiis ha in mente altro: «Li paghiamo praticamente per farci sorteggiare le palline». Si passerà da sei ad otto partite nella fase a gironi. «È una follia, metti in pericolo la salute dei giocatori e le finanze dei club. La mia proposta potrebbe fruttare almeno dieci miliardi di euro. Per questo dovresti ridurre i campionati nazionali. Ciò ridurrebbe il carico dei primi sei club in ciascuno dei cinque principali campionati: Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e Italia. Tutti contro tutti, una volta». Che salva due principi: il merito (le qualificate sono legate al piazzamento in campionato) e la qualità delle partite.
Il Mattino