Per la 17esima Giornata del Campionato di Calcio di Serie A, Sampdoria-Napoli 0-2 (Primo Tempo 0-1).
Azioni Salienti 4-21;
Primo Tempo, 4-10;
Secondo Tempo, 0-11.
Percentuali realizzative: 0% – 9,52%;
Primo Tempo, 0% – 10%;
Secondo Tempo, 0% – 9%.
Finora, in 23 gare ufficiali, su 358 Azioni Salienti totali, 266 sono quelle offensive degli Azzurri. Pari al 74,53%. Cioè, ogni 4 azioni pericolose, ben 3 son quelle del Napoli. La media a gara è di 11 azioni pericolose su 15 totali. 4 la media delle azioni pericolose subite a partita. Mentre, con i 59 gol finora realizzati, la Percentuale Realizzativa Media si attesta sul 22,18%. Della medesima, tra il 20% ed il 30%, abbiamo osservato un’alta probabilità di risultato finale positivo. Una gara meno complicata dell’immaginato. Ma con una differenza…Abissale… La conduzione arbitrale del Direttore di Gara, Rosario Abisso, ancora una volta, ci ha messo molto del suo. Nel caso di Genova, si sono verificati episodi clamorosi in area di rigore avversaria. Con contatti e “danni procurati” agli Azzurri Anguissa, Kvicha, Elmas. Mani larghe, in “fotocopia”, su iniziative “in scavetto” di Elmas e Ndombelè. Soltanto 2 i rigori assegnati. E soltanto dopo revisione in campo alla “moviola” (OFR). Ma dovevano essere 5?…In epoca VAR ci fanno pensare malissimo…Rimarchiamo, come da studio condotto da SportFlash24, del Dott. Luigi Gallucci, che il Napoli, mediamente, effettua qualcosa come ben 50 falli in meno rispetto a Milan, Juventus ed Inter. Ma anche volendo, non può usare le maniere forti, come fanno le altre concorrenti, altrimenti non finirebbe le gare in 11?…In tutto questo dove sono le istituzioni sportive?…Tornando agli aspetti tecnico-tattici, come indicano i dati delle percentuali realizzative, è mancata la precisione sotto porta. Le innumerevoli azioni pericolose, dentro o a ridosso dell’area di rigore avversaria, non si sono trasformate in realizzazioni. Oltre alla zavorra arbitrale, solo questa bassa (speriamo transitoria) percentuale realizzativa ha impedito di “chiudere” la gara molto tempo prima.
A cura di Alessandro Cardito